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martedì 28 febbraio 2023

La maionese


Penso che un sonno così non ritorni mai più. Mi riferisco a Dazn che si perde letteralmente il tracciante di Biraghi. A prescindere da quegli incapaci, guardo sempre la vittoria in trasferta con la stessa emozione dell’archeologo che scopre una pittura rupestre del Paleolitico. Così superati Sassuolo e Lecce, riagganciato l’Empoli, diventa un campionato in cui la trama si infeltrisce. Anche se la partita è stata brutta, anzi, non una partita ma una finestra sul porcile di questo campionato. E dire che il maltempo di domenica, quella pioggia piena di rabbia, è stato come se al cielo fosse ritornato in mente il gol di Pinamonti la scorsa stagione al Castellani. Direi che con questa Viola ci teniamo per mano come due anziani che vogliono tornare a casa assieme. E se il Pd aveva bisogno di una donna figuriamoci noi. Dopo i selfie di fronte al relitto della Concordia, davanti al cancello di Avetrana, quelli al funerale di Costanzo, adesso ne rimane solo uno. Tombale. Con Giuseppe Barone. Menomale che siamo tutti d’accordo almeno su una cosa, lasciamo perdere se Nico vale quanto è stato pagato, ma dopo il fuoco e la ruota la più grande invenzione dell’umanità è il Pinot Grigio Rosato Macerato Orange della Torrazzetta (il cartone arriva oggi). Bene ancora Cabral, ieri va dato merito finalmente anche a Ikonè. Mentre peggio del Verona solo la Goal Line Technology. E alla fine la Fiorentina che vince tre a zero in trasferta è come quei video che durano 25 minuti per spiegare come fare la maionese in tre minuti.

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