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martedì 21 febbraio 2023

L'errore fortunato


Metà delle cose che dice Freud sul significato dei sogni si può spiegare col fatto che la Viola scivola sul fondo della classifica. Mentre l’altra metà si può spiegare col fatto che Giuseppe Barone è come avere il cinghiale della Brioschi sullo stomaco. E ormai della domenica mi piace solo il sabato. Prendendo spunto dalla ripetizione di un calcio di rigore, la Fiorentina avrebbe bisogno di un arbitro che faccia ripetere anche i gol sbagliati su azione. E poi il vero rammarico non è aver preso Nico al posto di Kvaratskhelia, ma che anche quest’anno il Giappone stia fiorendo senza di me. Ma il mondo va avanti e così dopo il latte senza lattosio, i dolci senza zucchero e la pasta senza glutine, c’è anche la Viola senza mai una gioia. Ma io dico, come è possibile che per errore, almeno una volta, non ne abbiano comprato uno buono davvero. Mi sembra incredibile che tra tante operazioni non si siano create mai condizioni favorevoli malgrado la volontà opposta dei nostri geni del male. Tipo un ingrediente sbagliato che genera un grande piatto. Lo dico perché ricordo ancora quando il Bambi durante la pandemia incrociò lo sguardo della farmacista e si sorrisero con gli occhi. In realtà lei stava sbadigliando dietro la mascherina, mentre lui cercava di trattenere uno starnuto, ma ormai era tardi e così essendo l’ultimo cliente lei chiuse e finirono a trombare tra gli antibiotici e gli integratori. Così come succede al Napoli che per un errore  fortunato vince il campionato senza lo stadio di proprietà.

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