Fast fast fast 40 punti. Verona squadra di emeriti sconosciuti, un po’ come l’ultimo dei sette nani, quello cioè che non viene in mente mai a nessuno. Una squadra di serie B insomma. E malgrado ciò ci ha salvati il portiere dalla goleada. Si dice che la Nutella abbia lanciato i nuovi biscotti per noi, che ci consoliamo mentre anche Pioli ci passa avanti in classifica. Insieme al viadotto sulla Torino-Savona crolla anche l’ottimismo italo americano, menomale che Barone è furbo e col cazzo che fa i giri di viadotto, sempre meglio quelli di campo. Abbiamo contro anche gli ambientalisti perché i problema degli antidepressivi che siamo costretti a prendere è che poi finiscono in mare e cambiano il comportamento dei pesci. Questa squadra mi ha talmente stufato che mi è venuta voglia di andare all’Ikea. Ho visto il Bambi un po’ confuso e allora ho dovuto precisare che se c’è un tempo per amare e uno per soffrire quella è la vita, se invece ci sono due tempi per soffrire è più semplicemente una partita della Fiorentina. Una cosa ce l’ha chiara però, alla Viola ormai preferisce che qualcuno venga sotto casa a citofonare e poi scappare. L’antidoto a queste partite tristi potrebbe essere lo zucchero filato. Chissà. Certamente non scrivere niente sulla partita, è sufficiente prendere atto che noi e la classifica senza ambizioni siamo ormai una famiglia allargata alla lotta per non retrocedere. L’unica cosa positiva è che ho comprato il calendario dell’avvento di Pedro. Vediamo cosa succede a gennaio perché Rocco potrebbe scoprire che a Firenze la vena polemica non si occlude mai. E la verità è che non abbiamo campioni, se non d’urina. Boh, l’unica speranza, forse, è che si ritrovino le occasione perse.
Nessun commento:
Posta un commento