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lunedì 25 novembre 2019

Il calendario dell'avvento


Fast fast fast 40 punti. Verona squadra di emeriti sconosciuti, un po’ come l’ultimo dei sette nani, quello cioè che non viene in mente mai a nessuno. Una squadra di serie B insomma. E malgrado ciò ci ha salvati il portiere dalla goleada. Si dice che la Nutella abbia lanciato i nuovi biscotti per noi, che ci consoliamo mentre anche Pioli ci passa avanti in classifica. Insieme al viadotto sulla Torino-Savona crolla anche l’ottimismo italo americano, menomale che Barone è furbo e col cazzo che fa i giri di viadotto, sempre meglio quelli di campo. Abbiamo contro anche gli ambientalisti perché i problema degli antidepressivi che siamo costretti a prendere è che poi finiscono in mare e cambiano il comportamento dei pesci. Questa squadra mi ha talmente stufato che mi è venuta voglia di andare all’Ikea. Ho visto il Bambi un po’ confuso e allora ho dovuto precisare che se c’è un tempo per amare e uno per soffrire quella è la vita, se invece ci sono due tempi per soffrire è più semplicemente una partita della Fiorentina. Una cosa ce l’ha chiara però, alla Viola ormai preferisce che qualcuno venga sotto casa a citofonare e poi scappare. L’antidoto a queste partite tristi potrebbe essere lo zucchero filato. Chissà. Certamente non scrivere niente sulla partita, è sufficiente prendere atto che noi e la classifica senza ambizioni siamo ormai una famiglia allargata alla lotta per non retrocedere. L’unica cosa positiva è che ho comprato il calendario dell’avvento di Pedro. Vediamo cosa succede a gennaio perché Rocco potrebbe scoprire che a Firenze la vena polemica non si occlude mai. E la verità è che non abbiamo campioni, se non d’urina. Boh, l’unica speranza, forse, è che si ritrovino le occasione perse.

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