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domenica 27 novembre 2022

Si perditempo


Malgrado la nuova tv continua lussurioso il digiuno dai Mondiali. Meglio i calzini sul termosifone che quando te li metti sono belli caldi. E giuro che non è un problema di Qataratta. Aver scoperto che la Sardegna è ultima al mondo per natalità mi ha portato a pensare come ci si sente ad essere condannati a non accontentarsi del mondo nel quale si vive e tentare di migliorarlo, sempre e comunque. Anche a costo di trombare la Canalis. Certo, se poi si è ingegnere allora è una maledizione. Ieri dopo aver fatto la spesa mi sono reso conto che l’età non si conta più in anni, l’età si calcola ormai attraverso le occasioni che trovi, intendo nell’arco della giornata, per utilizzare la pellicola per alimenti. Di rilevante nelle giornate del Bambi, invece, c’è stato in settimana che dopo aver mangiato del groviera fritto con sopra delle cipolle caramellate, ha ricevuto dal fegato una lettera con dentro un proiettile. Mentre per il black friday il suo codice sconto è stato “protettore gastrico”. Ieri ho sognato di scrivere un editoriale che si intitolava “pennichella dopo pranzo”, nel quale cercavo di spiegarmi l’accento romanesco se avessero parlato latino. Concludendo che non sono mai esistiti. Amara considerazione, questa volta di stampo fiorentino, quest'anno hanno reso meglio le olive di Nico Gonzalez. Viste le luminarie vi racconto di quando alla fine degli anni settanta Babbo Natale, una volta passate le feste prese in affitto un appartamento in via del Leone. Successe che la Sandra, figlia di un’amica di mamma, la Tosella, chiese come regalo a Babbo Natale di avere un bel culo, anzi il più bel culo di San Frediano. Lui esaudì il suo desiderio. Da quell’anno Babbo Natale si trasferì in Oltrarno e quella pantalonata di culo lo trasformò in un maniaco. Ogni età del resto ha la propria bellezza, la mia adesso è la colazione. Vi lascio con l’ennesima domanda esistenziale: “quali mondiali?”

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