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venerdì 25 novembre 2022

Salto generazionale


Del Mondiale oggi posso dire di aver preso atto, che ieri avete accennato qualcosa nei vostri commenti. Io sono più legato alle luci rossastre del tramonto nelle quali si sente di più il bisogno di rifugiarsi in un bel paio di poppe. Rimane da subire l’insopportabile prosopopea degli addetti ai lavori, subito dopo c’è il poké che è un'insalata di riso non mescolata. L’ultima volta che sono stato a portare i fiori al Galli, mi sono imbattuto in una tomba di famiglia tutti con lo stesso nome, dalle date diverse ho capito che non si trattava di uno resuscitato due volte. Per quanto riguarda il metaverso, invece, quello ideale per me è quando per metà verso e per metà bevo. Il Bambi dopo che ha letto del Galli mi ha suggerito di raccontare anche del povero Casavecchi, di cui mi ero colpevolmente dimenticato, a Riccardo il chiacchierone piaceva parlare alle persone, gli piaceva proprio un sacco, specie la mattina ancora prima di prendere il caffè. E infatti qualcuno lo uccise. E a questo punto mi preme dire che ho chiuso il blog nel 2020, in realtà noi siamo tutti fantasmi e non possiamo abbandonarlo finché non risolviamo le nostre questioni in sospeso. Salvo il ricordo di un tizio che girava in San Frediano alla fine degli anni 80, piaceva a tutti, l’hanno ricoverato in psichiatria. Vi lascio con una domanda non propriamente tecnica, quindi non vorrei mettervi in difficoltà, confido nella vostra comprensione, insomma, secondo voi la giovinezza a quale età finisce? Considerato che il vero salto generazionale è tra chi usa tutte le dita per scrivere e chi ne usa una solo per mano.

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