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lunedì 21 novembre 2022

Non guarderò il Mondiale


Sono di nuovo a Roma in zona Prati, ma non sono il mostro delle prostitute. Non so se sono condizionato dalla serie 1899, ma il pastore di quel centinaio di pecore che girano in cerchio da 12 giorni senza fermarsi ne ha contate più di un milione senza addormentarsi perché non riesce a capire cosa gli è preso. E sarà Mondiale vero solo se gli hooligans berranno latte di cammella al posto della birra. Poi pizza con il Bambi e un vecchio amico che suo malgrado ha riproposto il tema degli uomini di una certa età che hanno ancora tutti i capelli e se li tingono, tanto da sembrare vecchie Golf incidentate ma con la capotte nuova. L’Italia che gioca un’amichevole nello stesso giorno in cui si disputa una partita del Mondiale è triste quanto Salvini in Polonia, non sentivo una cosa così triste da quando Marcella cantava che l’amico suo più sincero è un coniglio dal muso nero. Alla fine di una giornata nel cui pomeriggio ho dormito per recuperare dalla nuotata, mi sono convinto che tutti abbiamo un asciugamano giallo. Nella nuova puntata della barista argentina super sexy, quando pronuncia la T mette la lingua tra i denti e gli avventori cercano di ordinare qualcosa che ne contenga il più possibile. Non guarderò il Mondiale, il Bambi invece è meno estremo, consentirà alla compagna di passare davanti alla tv mentre pulisce durante le partite. Ma ho messo entrambi in guardia, non possono mischiare spezie a casaccio, riempire una padella con tutto quello che avanza nel frigo e sperare di farla franca. Anche se poi la loro serata è andata comunque avanti a Martini senza oliva. E ora IVA a zero sul maritozzo con la panna.

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