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lunedì 19 ottobre 2015

Sconfitta che da consapevolezza

E’ stata una gran bella partita, molto tattica nel primo tempo (Meglio la Fiorentina ma senza concretizzare), piena di emozioni nel secondo (Meglio il Napoli che non commette errori individuali). Partita che ci consegna un grandissimo centravanti, ma anche un grande Astori. Non solo. Il centrocampo non lo cambio con nessuno, Vecino monumentale, Badelj si conferma ad alti livelli, anche se non con il miglior Borja Valero. La sconfitta ci sta, ma la squadra ha ribadito sul campo. che in testa alla classifica non c’è arrivata per caso. Questa partita ci ha detto fondamentalmente che i tempi sono maturi, e che tutti i tifosi Viola meritano almeno un grande amore nella vita, uno scudetto ogni 48 anni, e la pizza una volta a settimana. Il rammarico sta tutto nell’aver preso il secondo gol subito dopo il pareggio per un errore sanguinoso di Ilicic, che comunque aveva messo in porta il migliore in campo. Quel Kalinic che in certi tocchi ricorda una figura mitologica, mezzo Van Basten e mezzo Re Mida. Tocco, quello del gol, che ne smaschera definitivamente una classe a 24 carati e un dialetto olandese. E che siamo una grande squadra non lo deve dire solo Higuain nel post partita, dobbiamo essere noi i primi a saperlo. Anche se la sconfitta non è proprio il terreno ideale per prenderne finalmente coscienza. E anche se io ho conosciuto giorni migliori, che la prima cosa che mi hanno detto al fischio finale, è stato che somiglio alla perdita di equilibrio. Ma io sono tifoso e continuo a crederci. Me ne frego dell’equilibrio e dei giorni migliori. Anzi, dico di più, se non vi ha riscaldato il cuore nemmeno questa partita, dovete accendete il riscaldamento in auto, e sarà subito “Last Christmas” degli Wham. Insomma, freddoloso o meno, questo è un lunedì che ci regala la consapevolezza di avere una squadra che gioca un grande calcio. Un lunedì pieno di orgoglio malgrado la sconfitta. Il Napoli ci ha temuto e ci ha sofferto, fare i complimenti a tutti è d’obbligo. Una volta dimostrata l'esistenza della Fiorentina in testa alla classifica, e dell'acqua su Marte, per quella del WI FI sul Freccia Rossa dovremo ancora aspettare il girone di ritorno. Non sono d’accordo invece con chi in questa sconfitta ci vede delle falle di mercato, e una posizione al di sopra della nostra reale dimensione. La stessa mancanza di connessione logica fra donna nuda e calendario, un binomio che non ho nemmeno mai capito in quale momento sia stato scelto. Certo che per evitare il ritorno delle lamentele sulla rosa carente, e per non vedere Cognigni così poco reattivo su Insigne, ci vuole un occhio ben allenato dal matrimonio. Quello che ti consente di vedere una Fiorentina grande come le liste della spesa che i tifosi non sposati non possono neanche immaginarsi. Mentre per quelli che hanno pensato che una sconfitta a Napoli avrebbe ucciso i miei sogni di scudetto, dovranno cominciare a credere che è più facile che muoia di moquette negli alberghi. Preoccupatevi piuttosto a non contraddire mai una donna in quei giorni, e per "quei giorni" non in tendo il lunedì dopo la sconfitta della Fiorentina, intendo quelli che vanno dal lunedì alla domenica














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