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lunedì 12 ottobre 2015

Prostamol

Lasciati da una parte i discorsi sui bacini d’utenza, monte ingaggi, e identità sessuale di Cognigni, la settimana che ci porta a Napoli vuole vedere il tifoso vero in faccia. Per capire se è davvero convinto che lo scudetto sia possibile. La soddisfazione più grande sarà quella di vedere il tifoso Viola superare, contro tutti i pronostici, anche la scaramanzia, vederlo cioè uscire con la Graziella, in mocassini, e superare quelli vestiti ultra-tecnici e con il cambio Shimano a 75 rapporti. Quelli che hanno speso 100 milioni all’ultimo mercato. Non tutti i sogni insomma finiscono con il suono di una sveglia. Anzi, i più belli iniziano proprio da lì. E così potrete sorridere anche prima di mezzogiorno, malgrado Higuain. Perché la partita contro il Napoli è l’occasione ideale per prendere definitivamente consapevolezza della nostra forza. Come si dice, l’occasione fa l’uomo ladro, e per quella parte di tifosi ligi al dovere di commiserarsi, dico solo che se proprio non possono passar sopra a questo fatto increscioso dell'occasione che fa l'uomo ladro, che denuncino l'occasione. Basta pregiudizi,, ci sono tifosi che sulla lista della spesa non scrivono mai la parola scudetto. Ce l'hanno già tatuata sull'avambraccio. Ricordatevi che l’apparenza inganna, pensate a quando valutavate insufficiente il mercato, concentratevi solo sulla realtà del campo. Il mondo è cambiato, il duomo oggi ha la facciata rivestita di marmo, e allora quando vedete qualcuno con i capelli lunghi, i baffi curati e il pizzetto, non è più opportuno chiedervi perché non siano con lui anche Athos, Porthos e Aramis. Non sono tutti cattivi o gobbi gli hipster tatuati. Non torturatevi per sapere se ritornerà prima l'era del cinghiale bianco o lo scudetto. Lasciatevi andare, non pensate sempre in piccolo, non voglio immaginarmi il purgatorio pieno di quelli che mettono la freccia, ma all'ultimo secondo. E scoprire che hanno anche la sciarpa Viola sulla cappelliera. Vorrei che se Manzoni vi leggesse i sogni non facesse vincere la peste. Superiamo tutti i luoghi comuni più triti e ritriti, e smettetela di pensare che tanto vincono sempre le stesse. Al massimo vi posso lasciare quello sulle donne che dicono il contrario di quello che pensano. Quando dicono no in realtà pensano on e quando dicono si pensano is. Luoghi comuni che ci hanno fatto vedere la prostata sempre e solo come un problema. Non è così. E poi nella notte “Ah quanto mi manchi cara lotta per lo scudetto. Quanti anni sono che non usciamo insieme. Ti scrivo a quest'ora perché mi sono svegliato per pisciare”.







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