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venerdì 2 ottobre 2015

Mai una Gioia

Possiamo proprio definirla una serata speciale quella con il ritorno al gol di Rossi. Una serata di cambiamenti, e anche se Sousa non esce a comprare le sigarette, ne cambia otto, ma la squadra ne fa comunque altri quattro. Il tempo va passano le ore e vorrei non poter lavare l’odore, ma ogni partita che passa, la rosa profuma di più e si dimostra sempre più forte. Le valutazioni quindi non erano sbagliate, erano solo ad orologeria. Bernardeschi e Rebic funzionano bene come esterni, Baba la butta sempre dentro, poi un grande pressing alto come i vatussi. Mi accorgo verso l’ora di cena di stravedere per Badelj, e solo per questo la qualità delle sue giocate me lo fanno considerare uno tra i migliori centrocampisti del nostro campionato. Poi grazie a un Vecino così e a un Negroamaro a temperatura ambiente, mi è sembrato di vedere anche qualche sorriso celato sotto la veletta delle vedove di Aquilani e Pizarro. L’unica perplessità che mi rimane dopo il poker in Portogallo, è capire chi è più forte tra Inter e Belenenses. E mentre Sousa li fa giocare proprio tutti, mi sono venuti in mente quelli del bicchiere mezzo vuoto che attaccano striscioni ai cancelli dello stadio. Quando nella notte ne è apparso un altro con scritto “Mai una Gioia”, seguito da un comunicato, che per spiegarne meglio il significato, cita tutta una serie di nomi. Cristina, Sandra, Carla, Arianna, Daria, Marta, Mila e Gina, che sono la spunta di tutte le donne trombate da quelli del “Marasma”. E dopo che Rossi è sembrato un giocatore recuperato, contro tutte le previsioni più nefaste, tra quelli del bicchiere mezzo vuoto si sono sentiti I primi scricchiolii. Il problema di chi ha scritto la propria delusione sul cotone prendendo in gestione la frustrazione di quelli con i nasi rossi e le parrucche finte, è non capire come sia possibile che la Fiorentina dia una sensazione di tale forza dopo un simile mercato di merda. E qualcuno di quelli che si sta pentendo ha portato a supporto della propria voglia di ricredersi i risultati di uno studio che ha evidenziato che i maschi pessimisti sfruttano solo il 5% del potenziale della loro mente. Il rimanente 95% è impantanato a capire come funziona una lavastoviglie. Ricordo a me stesso che invece sono un ottimista impantanato con la lavatrice, che ieri in panchina c’erano: Ilicic, Kalinic, Borja Valero, Kuba, Badelj,Tata, mentre fuori per infortunio Gonzalo e Roncaglia. Non proprio il Dopolavoro Ferroviario, e lo dico per convincermi mentre aspetto con grande trepidazione la partita di domenica sera, e con il pensiero fisso che due sono le cose infinite. L'attesa per il terzo scudetto e il tempo impiegato per asciugarsi i capelli con il phon dell'hotel. Ma sul terzo scudetto nutro più speranze.




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