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martedì 13 ottobre 2015

E se anche il prete si fa i selfie, allora è davvero l'anno bono

Lo so che quelli del ridimensionamento, del mercato gravemente insufficiente, sono gli stessi che quest’estate volevano l'inverno, il freddo e la pioggia. E oggi se la vedono con l'influenza, la febbre, il primo posto in classifica. E anche la Tachipirina. Il primo posto, essendo appunto primo, provoca le reazioni scomposte tipiche dell’evento inaspettato. Non sto a farne l’elenco, sottolineo solo come certi tifosi, invece, nonostante l'età abbiano dimostrato ancora degli ottimi riflessi. Anche se il merito maggiore è da assegnare al loro parrucchiere. Non solo in questo caso, ma in generale, questa è la prova che sarebbe bastato essere più ottimisti, specie quando i figli erano piccoli. Sarebbe stato determinante per risparmiare un sacco di soldi. Pensate a me e a come sono riuscito ad ottimizzare il costo del latte in polvere. Grazie ad un approccio positivo, infatti, ho sempre visto il biberon mezzo pieno. Perché se ci crediamo con forza, allora sì che diventiamo davvero indivisibili, noi e il nostro sogno, nonostante gli anni e il tempo che passa. Per intendersi, tipo il Toblerone e l'Autogrill. Non bisogna essere timidi quando si sogna, anzi, è bene pronunciare quella parola senza tanti tentennamenti, e scandire bene: S C U D E T T O ! ! (Anche i punti esclamativi mi raccomando). Questo eviterà indecisioni dell’ultim’ora, di quelle fatali, come quando uno va a chiedere una grazia a Lourdes e dice alla Madonna: "Faccia lei". Sguazzate pure beati in mezzo alle vostre migliori ipotesi di risultato, siete autorizzati a ballare come quando il gatto non c'è, che il gatto mette solo musica folk di merda. Questo atteggiamento propositivo mi ha portato a realizzare già uno dei miei più grandi obiettivi. Ho lavorato sodo per cercare di arrivare a 50 anni ricco, famoso e pieno di donne, e il primo obiettivo l’ho già raggiunto: i 50 anni. Lasciate perdere invece certi sentimenti deleteri, perché non tanto Cognigni, ma le ghiandole che secernono l'enzima dell'odio prima o poi vi chiederanno un aumento. Sognate lo scudetto, farete senz’altro meno danni di quando guidate il carrello al supermercato. Perché nella vita c'è già da fare i conti con chi fa di tutta un’erba un fascio, e accomuna i tifosi che credono allo scudetto a quelli che non ci pensano neanche di striscio. Parlo della compagna del Bambi che se n’è uscita sostenendo che ieri l'umanità gli era parsa più intelligente. Per accorgersi poi che c'era stata la sosta della Nazionale. Pensare allo scudetto è un toccasana, ricordatevelo, a me è servito a distrarmi e quindi a capire che il caffè viene su anche se non fisso tutto il tempo la moka. Non diamo la colpa alla vita frenetica, agli impegni, ai figli, alle faglie che minano la stabilità delle nostre convinzioni su Cognigni. Sono solo scuse. Chi non trova il tempo per sognare, è solo perché non ha il senso del ritmo.


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