Se mi sono esaltato per la Fiorentina di Sousa fino a credere allo scudetto, la vita mi ha insegnato che sono un pessimo scolaro. E così oggi mi ritrovo a vivere dei secondi tempi fastidiosi come il tappetino sotto la frizione. Poi non volendo discriminare nessuno, nemmeno Salcedo per quel suo bullismo d’area di rigore, ieri l’ho chiamato Martedì Curvy. Le tesi filosofiche del gioco di Sousa mi appaiono oggi come un Platone d’esecuzione dal quale nessuno esce vivo. In questa merda fino al collo chiamata anche “dominanza dei secondi tempi” ci facciamo delle belle nuotate tanto per tenerci in forma. Alla fine ci possiamo consolare come La La Lafiorentina che è la miglior squadra per sbaglio. Per superare la tristezza dovuta a questi secondi tempi maleodoranti, e per superare la tristezza dovuta alla morte del mitico Leone di Lernia dico che mancano solo una manciata di ore a marzo, e che è ora di innamorarsi di nuovo. “No” quindi a guardare i secondi tempi e “Si” invece a guardare i primi tempi come Bud Spencer guardava la padella di fagioli. Sarà che intanto a Campo di Trens ha cominciato a nevicare (nella foto l’incrocio che girando a destra porta a Mules), che un pensiero positivo mi ha assalito, improvviso, la Fiorentina di Sousa non è stata neanche costretta ad andare in Svizzera.
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