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lunedì 20 marzo 2017

Comfort food



Sousa ha finalmente trovato l’accorgimento tattico giusto contro la rimonta; il gol allo scadere. Le ultime partite della Viola sono state una sofferenza ma con dessert, mi ricordano molto quando mi tolsero le tonsille da sveglio e poi mi consolai con il gelato. Per me non si salva nessuno a parte Saponara, Kalinic la risolve e si guadagna la sufficienza grazie alla determinazione, ma prima sbaglia l’inverosimile. Mi autocensuro su Tata, mentre l’arbitro ci grazia da un calcio di rigore procurato in maniera sciagurata proprio dal portiere, arbitro evidentemente confuso, convinto cioè che in panchina ci fosse ancora Montella da favorire. Non dobbiamo quindi avere risentimenti verso Vincenzo, così come non li dovrebbe avere Renzi che invece propone l’abolizione della Festa del Papà. E’ già un paio di volte che quando parlo dell’allenatore napoletano in radio passa quella canzone di Fausto Leali che però non ricordo il titolo. La Fiorentina ha tanta più qualità del Crotone e alla fine vince, un film già visto con il Cagliari e soprattutto in città come Ravenna, più che Crotone, città piena di storia e d’arte, bellissima si, passeggiare per le sue strade è un’esperienza...e poi LE PIADINE! Il gol al 90°. Il sesto palo di Ilicic dimostra invece che non sempre c’è sensibilità ed equilibrio nell’alternanza con la carota. Per lui solo il legno del bastone e speriamo la panchina. Io invece alterno il bicchiere mezzo vuoto degli scontenti con quello mezzo pieno dei contenti di vincere a prescindere. E questa vittoria me la tengo stretta, con forza, come il telefono quando sono in seggiovia. La Fiorentina di quest’anno, tranne quelle poche volte che si è vestita con colori sgargianti, fa di tutto per non apparire, in mezzo a prestazioni scadenti, rimonte subite, pareggi fuori moda, eliminazioni di coppa, però se guardi meglio e sei innamorato ti accorgi che non è per sciatteria, ma per pudore. E’ proprio ciò che la rende unica ai miei occhi. Il fascino intramontabile delle donne che non si mettono in mostra.

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