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martedì 7 marzo 2017

Pensieri sulla A22


Secondo me non è così vero che la Proprietà usa Cognigni come braccio violento del ridimensionamento mimetizzato da fair play finanziario. Avessero davvero voluto camuffare la volontà di pontellizzazione non avrebbero mai utilizzato un uomo dall’inflessione così marchigiana, troppo volgare per l'orecchio fiorentino, cacofonica, sarebbe stato molto meglio usare una erre moscia che avrebbe trasformato in adorabile anche il galleggiamento più anonimo a metà classifica. E il problema di questo limbo dove siamo finiti in attesa della prossima stagione è l’impossibilità della lamentela quotidiana, non ci resta che confessare di esserci stufati del freddo e che non vediamo l’ora di lamentarci del caldo. O più semplicemente dovremo accontentarci di una pizza e birra con una ragazza simpatica, magari occhi verdi, 1,85, la quarta coppa C, con episodi frequenti di ninfomania. Intanto scoprono nuovi pianeti ma una Proprietà disposta a spendere, magari nascosta tra piazza Alberti e il viale Europa, forse rimpiattata nello Sdrucciolo dei Pitti, tipo quella nuova del Palermo che fa capo all’ex inviato delle Iene, è utopia. E poi c’è il dramma dei drammi; Archimede, Fermi, Sousa, Edison, Einstein, e Corvino compra Diks che ancora deve capire come funziona una diagonale difensiva. Insomma, uso Sanchez in difesa ma poi mi manca a centrocampo, abbasso Borja Valero e poi mi manca là davanti, da una parte c’è Montalbano e dall’altra il posticipo di campionato contro il Toro, c’è il Borussia in Europa League e allo stesso tempo la puntata di MasterChef. Lei vuole l’hamburger di seitan e lui allora pretende la lattuga di chianina. Lo sa o non lo sa Schulz che la coperta a Firenze è sempre troppo corta?

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