Non c’è solo il terzino destro come specie a rischio, mi riferisco alle persone che dicono grazie e chiedono scusa. Comac McCarthy in “Non è un paese per vecchi” ci ricorda perché le buone maniere sono fondamentali, io aggiungo specie in area di rigore per evitare che ti assegnino un rigore contro: “I guai cominciano quando si inizia a passare sopra la maleducazione. Quando non si sente dire più Grazie e Per favore, vuol dire che la fine è vicina…..”. Insomma che c’è anche l’espulsione. Temo che se un terzino destro di ruolo un giorno apparisse davvero, avremo a che fare con Paolo Brosio. Il che mi spinge a pensare che non averlo è senz’altro un male minore. Li lascio a voi i grandi amori tormentati a distanza tipo Mammana, io voglio il ritmo, l’empatia, il concetto profondo delle cazzate quotidiane di Tomovic. Chi si lamenta per la prolungata mancanza di un 2 sono i fissati, gli stessi che magari festeggiano i 5 anni di porta a scomparsa in cucina e ancora cercano la maniglia. Date di braccini ai Della Valle ma la personalità non si compra, tanto meno sulla fascia, e questo vale anche per chi fa il doppio lavoro. Ci sono ristrutturazioni che rovinano le rovine, non sempre mettere mano su una rosa che ha un ruolo scoperto serve a risolvere il problema. E non c’è solo l’esempio di Benalouane. Io ogni volta che lavo i vetri erano più puliti quando erano sporchi. La foto ci suggerisce che per fare un capolavoro di mercato Corvino dovrebbe comprare un 2 e mezzo. L’abito (o la maglietta col 2) non fa il Monaco, chiedere al Manchester City. Saluti da Vipiteno.
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