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giovedì 9 marzo 2017

Il mondo alla rovescia

Ieri la prima cosa che ho fatto sono stati gli auguri a Siri. Se non fosse un mondo alla rovescia, per la Festa della Donna avrei dovuto farli a Iris. Così come non si dovrebbe fare il tifo contro ma solo a favore. O le fettuccine al limone con i carciofi. Ci fanno battere il cuore, sognare, piangere, ridere, si certo, anche incazzare, ma accendono la nostra passione, sarà banale dirlo ma senza di loro non potremmo vivere. Quindi evviva i calciatori, e grazie Sergi Roberto che hai fatto trovare al tifoso Viola finalmente la parola giusta per descrivere la propria vita: Paris Saint Germain. Perché l’unica pentola a pressione che ci appassiona è il Camp Nou, l’unico ciclo non ancora finito che ci interessa non è quello mestruale ma quello di questo Barca. Blaugrana meglio di Grana Padano, Jordi Alba meglio della Parietti, 4-3-3 meglio di 90-60-90. Parigi vale bene un Messi. Insomma, il mondo è proprio alla rovescia siamo passati dal culo delle mutandine di Roberta, a quello di Sergi Roberto. La storia è scritta.


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