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lunedì 4 luglio 2022

Una squadra che abbia il carattere di Ivo


Per non riversare tutte le speranze sul fondo del barile americano, qualche percentuale va riposta anche sul carattere, come quello di Ivo che anche se gli son rimasti una trentacinquina di capelli se li tinge color mogano e li pettina con gran cura, il pettinino nella sua custodia sempre a disposizione nella tasca posteriore dei pantaloni, è attento a non esagerare con le risate perché gli balla la dentiera, guarda le badanti dell’est come Mario Carotenuto. Fossimo nati su un’isola sapremmo attendere, ce l’avrebbe insegnato il maestrale, aspetteremmo il sollievo e conosceremo la tregua. Nel frattempo ci chiediamo se le plusvalenze fanno così gola anche nel metaverso, o forse prendiamo atto che noi abbiamo una retromarcia in più. Devo però ammettere che Mandragora non è stata la peggior cosa di ieri, alle 8 ero già fuori e ho visto una 500L con quattro persone a bordo tutte e quattro col braccio di fuori dal finestrino e tutti e quattro tatuati all’inverosimile. Un’allucinazione che i cuscini di Brovarone sembrano l’arredamento di Villa Cora. E’ bene che i nostri abbiano ben presente che anche eticamente ci è vietato di fare acqua da tutte le parti, specie a centrocampo. Ma non possiamo fare leva solo sulla siccità, e se proprio non vuole portarci alla sagra del tortello, oltre al Viola Park, per dimostrarci i suoi sentimenti dovrebbe almeno farci la panzanella.

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