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sabato 16 luglio 2022

Senza rimpianti


Brutto episodio di cronaca ieri in Santo Spirito. Un ingegnere informatico era intento a fare una visita al quartiere più cool della città, quando a un certo punto si è voltato e ha visto quello scenario scambiandolo per il desktop del suo pc. Istintivamente ha cercato il mouse per cliccare sulle icone ma ha afferrato il seno turgido di una turista olandese lì vicina, che l’ha subito denunciato per molestie. Al nuovo eroe Viola dopo il poker al Real Vicenza, contrappongo uno di quei turisti arrivati in città, e che poi sono riusciti ad andare d’intestino. Se guardo a Insigne, Criscito e Bernardeschi emigrati in Canada penso che sia la prima volta che l’Italia ci guadagna con la fuga dei cervelli. Nel frattempo approfitto di questi 4 o 5 giorni di stallo, con Draghi distratto, per abbassare di un paio di gradi il condizionatore. Così come non mi addentro mai in analisi tecniche, al massimo posso indicare i valori della massa magra di Jovic, tantomeno in quelle politiche, così posso dire che non ho mai rimpianto nessun governo. Al limite posso parlare di tattica ma solo in maniera superficiale, e nello specifico di contropiede, quello che vorrei mettere in atto appostandomi alla finestra e appena vedo qualcuno avvicinarsi al portone, gridargli dal citofono: oh gobboooo!! Se non fosse per i quattro gol di Jovic direi che siamo crisi che camminano. Siamo qui da giorni a dibattere sulla formula dell’ingaggio del serbo, si passa da chi la considera una genialata a chi invece una scelta sconsiderata, e non parliamo mai della più grande truffa del ventesimo e ventunesimo secolo; quella dei ventagli. Si rompono con estrema facilità, ovvero non c’è bisogno di un episodio traumatico come quello della caduta da una terrazza, servono per far girare l’aria, ma per raggiungere l’obiettivo devi muovere rapidamente il polso, e ci si accalora ancora di più.

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