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venerdì 22 luglio 2022

Ieri, oggi, dodomani


Nel senso che ieri vi ho parlato di come ho capito attraverso lo spot della Tassoni di essere vecchio, e oggi vi dico che quando nacqui ero invece molto giovane. Poi sappiamo tutti che il passato sta bene nella dispensa. Magari ti chiamerò Trottolino Amoroso, Dodò Dadadà. La vicenda di Dodomani ricorda l’arte del mangiare il ghiacciolo prima che si sciolga. Certo tutto questo trambusto per il nuovo arrivato non mi ha certo distratto, rimango vigile e a garanzia di questa lucidità mando un abbraccione a chi voterà PD per fermare le destre. Per quanto riguarda invece la campagna No fiori ma qualcos’altro vedo che non c’è partecipazione, quindi cercherò risposte sul soffitto. Come è sicuro, del resto, che non voteremo nelle ore più calde. Tra le risposte che cerco c’è anche come avrà fatto l’essere umano ad evolversi e tirare avanti fino all’invenzione del primo integratore di magnesio. A proposito di politica io è da quando Mastella divenne Ministro della Giustizia che seguo solo le notizie di calciomercato. E da quando Milinkovic Savic si mise a piangere, seguo solo le serie tv. Adesso una volta capita la dimensione di Jovic mi rimane il pensiero di chi si è costruito la casa abusiva vicino al mare, ho il timore di dove andranno se dovessero sciogliersi i ghiacciai della Groenlandia. E c’è un aspetto di me che forse non vi è ancora chiaro, e che per onestà vorrei precisare a scanso di equivoci, se scrivo quello che scrivo, se non sono perennemente depresso devo dire grazie solo alla mia superficialità. Ed è per questo, e solo per questo, che ho apprezzato tanto la Ceppicstory. L’ultima considerazione è su come il calcio alla fine si intreccia nelle nostre vite, e come cambia, e noi cambiamo insieme a lui. Penso ai portieri e all’evoluzione del gioco che ha portato ad un utilizzo maggiore dei piedi e meno delle mani, come è successo a noi quando usavamo quasi esclusivamente le mani per farci le seghe, poi siamo cresciuti e abbiamo conosciuto quelle che i piedi ce li hanno messi in capo, a parte chi è rimasto come Dragowski legato al vecchio schema, bravi cioè soprattutto con le mani.

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