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sabato 23 luglio 2022

Come il basilico


Non so se la colpa possa essere addebitata al caldo o a qualche altra tara tipica del vivere Diladdarno, ma dopo aver subito il gol mi è uscito fuori dal più profondo dell’animo Viola un “Trento merda e merda chi non glielo dice”. Il Bambi aizzato da così tanta bassezza ha risposto subito con un “Trentino terrone, ritorna in meridione”, che ha fatto incazzare la sua compagna che ha i cugini da parte di madre a Rovereto. Bello intanto il programma di Berlusconi in 8 punti segnato su un calendario Pirelli del 1975. Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, la ragazza ha veramente un'anima tanta, comunque per dissetare la mia voglia di immateriale femminile mi accontento anche di un’aranciata amara Carfagna. E dopo la vittoria della Fiorentina, chissà perché, mi sono convinto che il vero polmone verde siano le erbacce. Saranno le origini, il caldo che è ormai un alibi h24, le serie tv, ma due mesi di campagna elettorale e mi metto a cucinare metanfetamine con l’aiuto del Benedetti che si è laureato in chimica. Mentre la compagna del Bambi ormai pensa solo al microcircolo delle gambe. La partita ha detto che Cabral è forte come quelli che stirano a luglio, la firma di Dodo su un tavolino modello Cynar in mezzo al campo, equivale ad andare in giro con le infradito. La reazione su di me di tale americanata è stata subito colta dalla Rita, il mio comportamento è stato lo stesso del basilico, mi si è appassito il romanticismo. Ma poi dove vai a luglio a fare campagna elettorale che è pieno di tafani, malgrado ciò diranno che tolgono le accise. Sarà per colpa di quell’appassimento da firma su tavolino di fortuna, saranno Rocco e i suoi friggitelli, ma non mi rilasso più a vedere la Viola, per farlo devo ascoltare storie di serial killer.

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