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venerdì 8 luglio 2022

L'intruglio magico


Ieri chiedevo prudentemente il valore di Dodo perché vista la mia ignoranza non volevo esaltarmi troppo per poi scoprire che è l’ennesima scommessa, un giocatore da rilanciare, o qualcosa per cui le contingenze più disparate ce l’hanno recapitato a prezzi da black friday. Già ho dovuto assorbire la delusione per aver scoperto che nella filastrocca le tre civette sul comò non facevano affatto l’amore con la figlia del dottore, ma facevano TIMORE alla figlia del dottore. Purtroppo dopo una vita è emerso che è proprio questa la trascrizione esatta. Adesso non resta che ci separino pure Joe da Pradè come una Rosa e un Olindo qualsiasi. Io comunque continuerò a non credere alle scelte condivise, neanche se cercassero di farmi accettare che quella in foto è una gran bella passera. Oppure ditemi che il sistema nervoso centrale serve solo per generare scetticismo. In attesa dei benefici a medio termine dell’anticiclone delle Azzorre, e di capire meglio qualche altra scelta tecnica condivisa, per andare avanti ho bisogno di un intruglio magico come il lampredotto in zimino. E tutto ciò considerando anche che ogni mattina il leone si sveglia e sa che di lì a poco dovrà bloccare un nuovo numero di un call center sconosciuto. Mentre per gli entusiasti sostenitori della società chiedo, forse un po’ ingenuamente, se li amano abbastanza da guidare una bici in tandem con loro. Il Bambi che non condivide il mio scetticismo sostiene che ho una controfigura che mi sostituisce nei momenti piacevoli della vita, tipo una plusvalenza. A noi fiorentini che siamo divisi in tutto, persino dall’Arno, come possono parlarci di scelte condivise. Noi che siamo, da una parte Cedrata Tassoni, e dall’altra Gin Tonic.

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