.

.

mercoledì 20 luglio 2022

Il muesli


L’ultima volta che avevo pianto fu per il gol di Pinamonti, ieri mi è successo di nuovo dopo aver visto lo spot della Tassoni, e lì ho capito di essere invecchiato. E poi secondo me è l’ora di smetterla di dire che Jovic ha fatto 7 gol negli ultimi 3 anni, così come farebbe meno caldo se i telegiornali la smettessero di dire che fa molto caldo. Mentre sarà proprio perché sono un vecchio rincoglionito che mi sembra di aver capito che Bakayoko è stato vittima di uno scambio di persona, mi confermate che è stato scambiato per un calciatore? In attesa del regista io intanto anticipo la sedia, e sempre per non incentivare la recisione fine a se stessa oggi dico no fiori ma fiordi. Sono invece contento di come passa veloce il tempo quando ci si diverte a guardare un giocatore lentissimo come Mandragora. Io in queste giornate metto subito una bottiglia di vino bianco in frigo. Ma l’analogia più tremenda è quella tra le plusvalenze ottenute da Commisso con il lascito di Corvino e il muesli che io compro e del quale Rita mi mangia tutto il cioccolato a scaglie. Come la disillusione per un acquisto che poi non mantiene le aspettative equivale a quando a Donoratico in spiaggia c’era una sdraiata prima a pancia in su, poi a pancia in giù, si girava e tutti la guardavano per aspettare quel momento. La guardavo io, la guardava quello accanto a me, la guardava uno che camminava sul bagnasciuga, la guardava uno dal canotto, a un certo punto si è alzata per andare a fare il bagno, e in quell’istante abbiamo smesso tutti di guardarla. Che poi per rispondere ancora all’accusa di essere sessista aggiungo a ciò che ho già espresso ieri, che invece di prendere in giro le ragazze che ora vanno in giro con gli stivali di pelle cerco di aiutarle.

Nessun commento:

Posta un commento