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sabato 7 gennaio 2017

Pescara non è Gubbio



L’albero e le scatole con le palle di Natale sono state riportate in cantina, si torna alla normalità. Agli anticipi di campionato insomma. Alle plusvalenze. L’ultimo ricordo prima di chiudere la porta della cantina è andato a quando ero piccolo ma già bello sveglio, sapevo che era il nonno quello vestito da Babbo Natale, e quella vestita come la nonna era la befana. Ma neanche quest’anno la befana mi ha portato Adriana Lima. Mentre al Bambi che si trova sempre in situazioni borderline, e visto che conosce molti dei travestiti che abitano in centro, ho messo nella calza uno spray al peperoncino dopo la brutta esperienza di Lapo. Se Kalinic rinuncia davvero alle offerte arrivate dalla Cina c’è solo una spiegazione; gli hanno suonato i Re Magi alla porta e gli hanno consegnato l'oro per sbaglio. Partita delicata quella di domani a Pescara, la peggiore che ci potesse capitare. La più facile e la più difficile perché devi solo vincere, qualsiasi altro risultato sarebbe una delusione troppo grande. In più c’è la variabile del ritorno della sosta, circostanza che la Fiorentina non riesce a gestire al meglio e che porta i tifosi Viola a sostenere che la vita è come una scatola di cioccolatini, poi dentro magari ci trovi le cose per cucire. Insomma, se vinci è vero che certi sorrisi non si dimenticano, ma se perdi vuoi mettere un cazzottone tra mandibola e zigomo? Intanto nevica e fa freddo sul campionato e sul campionario di passere, grande rivincita di Tello? Sicuramente grande rivincita di tutte le passere con il pelo.

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