Callejon fa così rabbia che anche i cani si sono messi in coda per il vaccino, mentre tra i presagi dei Maya c’era pure Doveri. Poi criticate quanto volete Tomovic, ma non dite che non sa come combinarne sempre una in maniera goffa. Confesso di avere molti pregiudizi nei confronti dei giocatori di calcio che simulerebbero in maniera vergognosa, ma riflettendoci bene penso che allora dovrei denunciare anche le persone che hanno la faccia da killer. La squadra non riempie gli occhi ma regge l’urto, una Fiorentina discreta che perde sulla specialità della casa; un’azione in velocità del Napoli? No, la palla persa di Nenad. Troppo bassi nel primo tempo, con più determinazione nel secondo, Napoli più forte ma finale vergognoso dove dei 6 minuti di recupero se ne giocano si e no 2, con farse di ogni genere che evidentemente sono l’habitat preferito di Doveri. Kalinic troppo solo e centrocampo bocciato in blocco, molle e incapace di supportarlo, decisamente meglio quello del Napoli. Chiesa il migliore dei nostri. Diciamo che la Fiorentina ha poco da rimproverarsi, ci ha messo la personalità provando a vincerla specie all’inizio del secondo tempo (anche se le occasioni migliori le ha avute nel primo con Astori di testa e Kalinic che ha sbagliato lo stop davanti al portiere), il Napoli ha fatto riposare Tonelli, Allan, Jorginho e Mertens, la Fiorentina oltre all’infortunato Gonzalo, ha tolto Tello, Borja Valero e Babacar per il rientrante Kalinic dalla squalifica. Dopo questa eliminazione dalla coppa non credere ai Della Valle è ancora più legittimo (visto che il ridimensionamento ha costretto Astori a giocare con la maglia senza numero), basta però non abbassare troppo la guardia e credere a un metabolismo più veloce di Ilicic. E poi c’è la tv del dolore che non ho ancora ben chiaro però se è quella che vede in telecronaca Gianni Cerqueti e Alberto Zaccheroni, oppure quella dove si paga il canone in bolletta.
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