A questo punto se la sosta del campionato deve proprio essere obbligatoria come le dotazioni invernali in autostrada, e se può addirittura subire delle proroghe dovute a eventi atmosferici sfavorevoli, allora sarebbe giusto un letargo anche per l’uomo. Perché poi tutta ‘sta gente che gira con i guanti, complica notevolmente l’individuazione delle persone per bene facilitando la mimetizzazione dei serial killer. Se continua così, malgrado la legge Merlin questa stagione andrà a puttana definitivamente, magari con una tromba d’aria di natura equatoriale proveniente non dalla costa ma dalla vicina Costoli domenica sera poco prima del calcio d’inizio di Fiorentina-Juve. Il popolo Viola è talmente disorientato che non sa più nemmeno se aprire la finestra o l’App del meteo. Se aprire il cuore alla speranza o ai cinesi che bussano alla porta. E come se non bastasse, questa è la settimana dove si sbaglia l’anno scrivendo la data. Dico che se uno è diventato tifoso Viola da poco potrebbe credere di essere capitato nella propria vita al momento sbagliato. Insomma non solo noi, ci sono rimasti male anche quelli di Saint Moritz che se avessero la neve sarebbero oggi una piccola Pescara. Il Bambi in preda al panico e con la prospettiva di dover aspettare fino a febbraio per recuperare la partita, alla fine si è ricordato di avere una confezione di datteri aperta da qualche parte, e così ha evitato gli antidepressivi. La neve del capoluogo abruzzese che ha bloccato la partita è intanto diventata la nuova, clamorosa denuncia del Marasma che imputa ai Della Valle una sorta di pontellizzazione anche del fenomeno della precipitazione nevosa, sostenendo che quella di Pescara sia stata solo neve sparata. Tra poco ci diranno che la bistecca dell’antica macelleria Cecchini in realtà è di tofu. E che la mattina non è ghiaccio quello sul parabrezza ma solo voglia di mojito.
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