.

.

domenica 18 settembre 2022

Quando manca il finale


Sui mercati scarseggia l’anidride carbonica e alcuni produttori di acqua frizzante sospendono l’attività. A sentire Biraghi gli unici gasati rimasti sono i giocatori Viola. Se non altro il diluvio c’è già stato. L’inferno del supermercato al sabato mi ha gratificato con la poesia di due anziani tifosi Viola, lei lo avvisa di non ricordarsi che cosa dovessero comprare d’importante, e lui le risponde di sapere solo che hanno finito il vino. Così le è tornato in mente e ha aggiunto che con le sconfitte di coppa in aggiunta a quelle di campionato dimenticare costa di più. Con questa Fiorentina, con la paura di ciò che ci aspetta anche oggi, cresce forte in me il dubbio se si è allungata la vita o la vecchiaia. Come ci siamo ridotti con Rocco, ai tempi d’oro quando schifavamo i quarti posti, mangiavo pop-corn a mani nude. Ci possiamo salvare? Penso di sì, ma con un però, bisogna prendere esempio da questo editoriale cestinato che si è creato da solo a forza la strada per la pubblicazione. La prova che se vuoi puoi. In previsione del calo delle temperature e prima dell’ennesima doccia fredda di oggi, intanto mi sono mangiato gli ultimi ghiaccioli. E purtroppo, quando si dice piove sul bagnato, un recente studio di Mediacom ha rivelato che l’ottimismo per la partita di oggi crea aerofagia. Per una volta mi sento fortunato a pensare solo alla sconfitta. Vi esorto comunque ad essere decisi, c’è sempre tempo per architettare uno straccio di giustificazione all’ennesimo rovescio. C’è questa arietta di disastro imminente, tutt’intorno, e noi che facciamo finta di niente. E per certe partite sarebbe meglio tirare i dadi. Adesso però chi mi scrive il finale?

Nessun commento:

Posta un commento