.

.

martedì 27 settembre 2022

Le Idi Di Maio


Il Bambi in memoria del nonno comunista esorta la sinistra a tentare di ripartire coi cavetti. Quindi è stato subito derby Ungheria-Italia. Poi è andato all'aeroporto a verificare se la gente è espatriata davvero dopo la vittoria di Giorgia. Già immagino Mattarella dover proferire incarico alla fruttarola. E quando la Meloni dedica la vittoria a chi non c’è più, per me si riferisce a Di Maio. Mentre tra gli astensionisti spiccano soprattutto Jovic e Cabral, e sicuramente adesso il carro dei vincitori arriverà in orario. Sempre per il nonno il Bambi ha sperato fino all’ultimo che l’esito potesse essere ribaltato visto che mancavano ancora il Texas, l’Oklahoma e l’Arkansas. Alla fine ha dovuto prendere atto, ma malgrado ciò si è comunque rammaricato, più in generale, per il fatto che a niente è servito avere avuto tutti ‘sti nonni partigiani. Così come aver avuto Batistuta centravanti. Io anche in prospettiva di domenica non so se schifo di più Gasperini o il Terzo Polo. Adesso mi aspetto che Renzi faccia cadere il governo come solo lui sa fare. Ci sono posti tipo il Metaverso dove invece gente come Cottarelli ce la fa, e dove pure Kokorin torna al gol. Possibile che sbagliando il rigore contro la Juve, Jovic abbia dimostrato di essere di sinistra. Siccome quello di oggi è un blend politico-calcistico, mi sento di fare riferimento a Moreno Torricelli per spiegare in termini calcistici l’esperienza politica di Luigi Di Maio. Per concludere in maniera neutra questo editoriale che va un po’ qua e un po’ là, vi riporto la testimonianza coraggiosa della Nicoletta, di quando, molti anni fa, in auto con un ragazzo, accarezzò per diversi minuti il pacchetto di fazzoletti che lui aveva in tasca.

Nessun commento:

Posta un commento