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giovedì 15 settembre 2022

Ho capito di cosa ha bisogno Jovic


La compagna del Bambi dopo l’episodio di Candreva ha preso la palla al balzo per rinfacciargli quando prende in giro le donne sul fuorigioco. Io non voglio dire niente contro Pradè, e non perché sono amico del Brova, ma piuttosto perché tutti abbiamo un mezzo limone rinsecchito nel frigorifero che non buttiamo mai. E non voglio dire niente nemmeno contro Ramadani, che gli si riconosca tutte le commissioni possibili, perché io alla Beatrice dalle poppe grosse dopo solo 16 ore volevo regalare un negozio, dopo una settimana mi sarei fatto ammazzare per lei, quindi capisco anche gli anziani che vogliono regalare tutto alla badante. Malgrado le recenti delusioni oggi sarò lì a vedere la partita, anche se in questo periodo amo la Viola in un modo che può contenere tracce di crostacei. Avere tante idee geniali e non poter essere a Istanbul per scriverle su un tovagliolo di un bar. E’ sempre brutto quando qualche giocatore che segui ti delude, ma in questo caso parliamo di Mandragora quindi vabbè, come dire, sticazzi. E forse ho capito prima di tutti di cosa ha bisogno Jovic per tornare in sé, che qualcuno gli copra le spalle mentre dà la schiena alla porta (che fa riscontro). Magari quello che sto per dire potrebbe sembrare azzardato, non intendo certo giocare con due punte, sarebbe addirittura troppo, ma non sarebbe bello se al posto dello sperma uscissero diamanti? Incoraggerebbe anche le ragazze a fare più pompini. Oggi a Istanbul è quindi uno di quei giorni in cui credi di essere giusto e di essere un grande uomo, in un altro ti svegli e devi cominciare da zero a zero.

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