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martedì 13 settembre 2022

Certe domande a bischero


Pensavo che la cosa più ridicola di questi giorni fosse la campagna elettorale, poi ho guardato la Fiorentina a Bologna. Partita che però è servita a sancire una verità scomoda: le meduse non hanno un cervello, si muovono in base alla Fiorentina vista dal Brova. A questo punto mi chiedo se è meglio crescere con due mamme oppure con una Viola che ha due centravanti come Cabral e Jovic. E poi perché noi, a differenza di Pioli, dobbiamo seguire i consigli dolorosi del nostro Angelo custode? Chissà se il mio centravanti immaginario è un po’ geloso dei miei pensieri scurrili rivolti ai due nostri eroi là davanti. Ora fa gol pure Piatek, episodio che ha fatto dire al Bambi che una sua ex ritrovò l’amore dopo 4 ore. Così mi siedo dalla parte di quelli che piangono mentre Arnautovic gioisce. Ho visto l’intervista ad Alvini sull’episodio della sua ammonizione quando viene annullato il gol subito per il fallo di mano subito dalla sua squadra e lui se ne accorge guardando il video dietro l’arbitro: più Alvini per tutti. Insomma, non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare, oppure che magari sa dove andare, ma non vuole schierare Cabral e Jovic insieme perché sennò Nico non può ricoprire lo stesso ruolo di Ibra. Domenica sera ho bevuto prima un gin tonic, poi del Riesling tedesco, per finire con un meraviglioso moscato, ma niente, gli indizi dell’esistenza di un campione in rosa si sono fatti comunque sempre più flebili. E a proposito di centravanti mi sono convinto che il problema è quando colmi una mancanza con un altra mancanza. E ormai dopo certe partite della Fiorentina, peraltro sempre più frequenti, mi viene da chiedere, ma, esattamente, chi è che ha fatto tutta sta pacchia che ora è finita?

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