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martedì 12 aprile 2022

Poeti per caso


Per una domenica senza VAR ci sono quelli che invece lo invocano per i missili, coi morti in fuorigioco, con la simulazione che Nico scansati! Che non c’è da fidarsi dell’arbitro perché tanto si sa come vanno certe cose, poi alla fine non c’era nessun rigore, neppure giornalistico. Sono passato a una posizione più moderata sugli esterni e su Cabral dopo la prestazione di Napoli, e con lo stesso metro di giudizio, dopo aver dato un’occhiata ai giornali mi sono comprato “Tutto caccia”, quello con la posizione più moderata. Adesso che tutto gira come dovrebbe, esterni decisivi, centravanti che fa male alla difesa avversaria, mi è passato quel fastidioso disagio che qui è stato un po’ travisato, naturalmente per colpa mia che non l’ho saputo esternare, ma a posteriori posso dire che era frustrante come chi indossa stivali in pelle per recarsi al lavoro in tramvia piuttosto che a cavallo. Ecco. So che tanto mi darete la colpa anche per il chiaro di luna, l’alba e il tramonto perché Dio disse solo “sia luce: e luce fu”, il resto è solo roba da poeti. Voi mi considerate incompetente e io per dispetto vi stimo tutti. Siete troppo attenti, non puoi dire male di uno che subito vi rivoltate alla prima finta azzeccata, era meglio quando ce l’avevate coi runner e chi non voleva vaccinarsi. Ma io me lo sentivo domenica mattina tanto che aperte le finestre ho detto alla Rita che ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole, a tal punto che è stato subito maritozzo con la panna. 


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