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lunedì 11 aprile 2022

Padrona al Maradona


La migliore Fiorentina della stagione, quella di Italiano che supera Gasperini, contempla necessariamente esterni e centravanti che fanno la differenza. Quello che poi aveva richiesto soprattutto lo stesso Italiano. Tolti gli inutili e controproducenti avvitamenti di Nico, più sta in piedi e più può fare la differenza, trovata finalmente la concretezza di Ikoné, insieme agli sprazzi di Cabral con la giocata di classe e potenza, la Fiorentina si regala conferme importanti. Il Napoli perde anche oltre a quello che dice il risultato, Spalletti recrimina su fantomatici episodi mostrandoci con l’orgoglio tipico di chi trova nuovi interessi, il suo curatissimo viale del tramonto. Dispiace solo per Igor che sporca un’altra prestazione di spessore per difficoltà fisiche non prontamente considerate. E tutto in assenza di tre titolari. Vittoria e partita che dimostrano che a gennaio è stato fatto un buon lavoro, oggi esterni determinanti e gol dei due arrivati dal mercato di riparazione. Quindi concretezza, personalità e coraggio. Bravi tutti. Poi all’ottantaseiesimo Italiano ha deciso di umiliare la Serie A. Così a valle di questa partita è bello avere delle grandi aspirazioni, adesso però è importante espirare. Se pensate che oggi non sia contento, dopo che invece mi sono immolato anche per voi, vuol dire che lascio tutto e vado a salvare le piante nei supermercati. Anzi, dopo i grandi successi riscontrati ieri, adesso inizio a sistemare la terrazza per chiamare questa volta la bella stagione. E mentre malgrado Draghi i condizionatori vanno a palla, capaci di gelare i sogni di scudetto del Napoli, il grande inganno ieri non è stata la domenica, per una volta, ma il caracollare di Kokorin.

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