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domenica 24 aprile 2022

Il portaburro


Bei tempi quando mi venne voglia di chiudere il blog. Invece sono ancora qui a prendermi sberleffi in caso di rovesciata di Cabral. Quanto ai rovesci si punta tutto su Pioli. E speriamo di non vedere cose turche all’Arechi lasciando spazi sterminati al contropiede, anche solo per protestare contro Erdogan e i bombardamenti in Kurdistan che fanno meno rumore di un eventuale gol russo di Kokorin. Mi ritrovo qui a temere la fame della Salernitana perché sono stato un bambino che ha dovuto superare da solo la paura del buio. Riguardo alla foto vuole essere una presa di coscienza, ognuno del resto ha i figli dei genitori che si merita. Così come non troverei accettabile una sconfitta contro un allenatore senza uno straccio di cognome, trovo incredibile che io non sia ancora influencer enogastronomico e debba pagare di tasca i vini. Lo trovo assurdo. Non vorrei che la colpa fosse da ricondurre alle cene eleganti che organizzo, insomma, che qualcuno si sia accorto che il portaburro in ceramica lo tengo in bagno e ci metto la saponetta profumata. Detto ciò nella prossima vita non voglio essere bello né ricco, non voglio neanche la terrazza che si affaccia sull’oceano. Rinuncio anche ai migliori Riesling della Mosella. Voglio solo il terzo scudetto. E magari a Dragowski gli ha dato noia il vaccino. Mentre se perdiamo userò la rabbia come depistaggio per rompere la lampada di sale dell'Himalaya.

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