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giovedì 28 aprile 2022

Aspettando Dertycia


Si è smarrita la strada insieme al fascicolo giudiziario del processo ai genitori di Renzi. La squadra di Napoli e questa sono le due facce della stagione, siamo l’orso bipolare del campionato. Così come siamo messi è più tecnico persino il Governo, di Italiano, e con i 10 della clausola si compensano le accise sui carburanti. Purtroppo certe figure di merda del tardo pomeriggio vanno a minare quella beatitudine serale, vale a dire la sospensione momentanea dei giramenti di palle quotidiani. E se in Giappone un ragazzo sposa un ologramma definendosi “fictosessuale”, noi tifosi Viola abbiamo sposato cause e partite perse. I cioccolatai svizzeri questa volta la fava di cacao ce l’hanno messa nelle mele, ma non è niente Cabral a confronto del livello della nazionale argentina, se è vero come si dice che Gonzalez ne faccia davvero parte. Queste notizie andrebbero verificate prima di renderle pubbliche, anche fosse solo perché noi gli argentini che fanno la differenza dovremmo essere in grado di riconoscerli. Lui e Sottil che continuano a buttarsi in tutte le maniere, l’ultima moda è quella di farsi tamponare, modulo CID a posto di quello tattico, francamente mi hanno stancato, più ancora del fatto di vendere fumo, mentre il mio metabolismo veloce ha bisogno di arrosto. Si può giocare anche senza rotolarsi a terra, vedi Champions. Più della metà della vita la passiamo da fermi, ad aspettare qualcuno, in fila, in coda, praticamente andiamo avanti rimanendo fermi in classifica. Aspettando Dertycia. Forse queste sono partite in cui la squadra vuole farci prendere il tempo per essere tristi, altrimenti non passa. Darci il permesso di essere tristi, perdonarci perché non siamo sempre forti. Prenderne quattro (e ci è andata bene) in casa dall’Udinese mi ha spinto a mangiare uno yogurt alla ciliegia che era dall’ottantuno che non lo assaggiavo più. Stesso anno in cui aveva segnato l’ultima volta Wallace. E mi è piaciuto di più lo yogurt alla ciliegia che mi ha sempre fatto schifo, di questa Fiorentina alla frutta. Di buono c’è che il mio organismo ha bisogno di più ore di buio, e qui mi sembra che ne sia calato abbastanza, e poi per fortuna domenica c’è il ceppicone. Così ritornerà la spensieratezza di quando andavamo alla Standa solo per le scale mobili.

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