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martedì 15 marzo 2022

Sfidiamo Putin


Ho deciso di essere felice a mia insaputa, così da Parigi mi ritrovo a Mules senza colpo ferire. Dalle periferie problematiche alla problematica di alzarsi e pensare di essere fortunato ad avere quello che ho, ma non mi basta essere fortunato, voglio essere felice, se non fosse che escono prima le varianti Omicron del gol degli esterni. Sarà poi che più invecchio e più ho come la sensazione che il nome più diffuso del nostro Paese sia “coso”. Così come il digiuno dei nostri esterni sembra eterno, a differenza della benzina nei nostri serbatoi. Alla fine penso che il Covid + la guerra sia una cosa architetta per appiopparci Cabral. Perché ci sono generazioni che prima tutte le sere la pandemia, ora la guerra, e così imparano a non trombare. E se fosse per me sfiderei Putin ad indossare una t-shirt con la faccia di Salvini. Per non sognare l’Europa invano mi accontento di sognare un film in cui un malato ricoverato in ospedale aspetta di essere guarito per uscire. Chiudo dicendo che è bene indignarsi per la vittoria della Lazio, ma indignarsi rispettando la fila. La foto mostra cosa succede a fare il passo più lungo del caffè.

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