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domenica 6 marzo 2022

Come Atlantide


A questo punto non so se può darmi più fastidio il Verona che ci supera in classifica oppure le minuscole dopo il punto. E l’ansia sale, mentre so già che non basteranno gli spaghetti con le vongole a placarla, neanche centrando la gratinatura delle cozze, e penso nemmeno trovando interessante il vermentino da vendemmia tardiva. Cosa quest’ultima per la quale sono ancora più pessimista che per il risultato della partita. Ormai ho somatizzato la batosta, l’ansia si divora gli spaghetti al posto mio. Penso che con la plusvalenza Vlahovic, oltre al comparto sportivo, Rocco potrebbe pensare anche a noi tifosi Viola ai quali sarà aumentata la pasta italiana del 100% a causa dell’aumento del prezzo del grano russo. Se posso farmi una sola domanda non voglio sprecarla per chiarirmi su chi gioca tra il pistolero e il centravanti che prima del gol pesante è solo pesante, ma dopo aver fatto il pieno chiedermi piuttosto se Salvini alla fine avesse o meno tolto le accise. Per contestare, mostrare il dissenso nei confronti della guerra, ma alla vecchia maniera, avevo pensato di reperire tutte le varietà di pomodori disponibili sul mercato, se non fosse che è passato per San Frediano l’assaggiatore di Putin, così se la Fiorentina stecca non mi restano che i fischi. In caso di vittoria invece solo applausi visto che mi sono dimenticato di prendere la magnum di prosecco rosé all’area di servizio Paganella Est, la nuova noce di prosciutto degli autogrill. Temo fortemente che la mia comfort zone sia diventata una sconfort zone, Atlantide si inabissò in un solo giorno e una sola notte, quando invece per la Viola sono sufficienti un paio di minuti di recupero.

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