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giovedì 10 marzo 2022

Il problema degli esterni dentro al poke


Per rimanere ai fatti di questa città di merda come direbbe Vessicchio, quando il sindaco polacco ha tirato fuori la maglietta, in Salvini ho rivisto la stessa faccia del Mascetti quando gli trombarono la figlia mentre sparecchiava. Faccia non molto diversa nemmeno dalla mia quando ho visto quel cioccolatino di Callejon trasformato in una cagata pazzesca da Torreira. Il Bambi intanto mi chiede se anche voi vi date una spruzzata di profumo  a gratis al duty free, la sua felpa di ieri all’aperitivo? “No alla guerra, sì a Valsoia”. Intanto i nostri giocatori tranne il polacco (non quello della maglietta) nel tabellino marcatori sono fantasmi senza lenzuolo, mentre stanotte il mostro sotto il letto si è svegliato e mi ha raccontato la verità sulla clausola Champions di Vlahovic. Dopo aver visto la fila in farmacia per le pillole allo iodio anti-radiazioni, dopo aver letto che si è fatto pure un sondaggio per sapere se il nuovo stadio piaceva, il Bambi si è sentito finalmente autorizzato a lanciare sul mercato una sua vecchia idea nata dopo una vacanza in Salento: i taralli per respirare sott’acqua. Poi, e vi lascio, ho saputo che il problema della mancanza di gol degli esterni non danneggia solo Italiano, la Fiorentina e noi che la seguiamo, ma è invasiva anche nella cucina fusion. Il Centi ha saputo dalla cugina che una coppia di amici che va sempre in Ferrovia per non avere il sole in faccia sono andati a mangiare il poke in via del Pratellino, quando lui le ha ricordato il gol sbagliato da ikonè, lei allora ha cominciato a piangere, e il sale delle sue lacrime non si è limitato a lasciare una scia sulle guance, è caduto nella ciotola dove aveva già condito con la salsa di soia. A quel punto hanno dovuto comprare un bottiglietta d'acqua in più.

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