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sabato 19 giugno 2021

Sto lavorando su me stesso e dovrò pagarmi il TFR


Avrete capito che parlare di Pioli era solo un modo per distrarvi dal dramma societario di una realtà del “stai zitto cretino” che ci ha investito come la valanga di Rigopiano. Come se non bastasse, la notte è una cassa di risonanza. Persa la faccia ci rimane il Green Pass. Dopo le stagioni in stile Cosmos difficili da spiegare forse è il caso di istituire un minuto di silenzio per tutte le persone ingenue, pacate e un po’ spaesate, alle quali è stato detto almeno una volta nella vita “si però ti devi svegliare”. Una delle qualità più importanti che nessuno però potrà mai toglierci è la memoria, che va tenuta sempre in esercizio per non dimenticare la promessa “Chiesa mai alla Juve”. A Renica detto "il colica" che ci da dei trogloditi rispondo che sono rimasto uno dei pochi che compra ancora il giornale, e non solo per pulire i vetri. A Gattuso auguro di tornare ad allenare il Pisa, mentre visualizzo in ordine necrologico questo percorso così poco Gioioso ma così tanto Ionico. Quindi altro giro altra croce. Per superare questa nuova grave emorragia della passione sto lavorando su me stesso, e soprattutto sulla bottiglia di Riesling (Spaltese Troken). Il vino di qualità mi serve a rendere deliziosa la morte interiore.

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