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lunedì 28 giugno 2021

A temperatura ambiente


La chiusura della vicenda Italiano ci priva di evoluzioni che sarebbero potute essere roba da spiegare solo leggendo i fondi del caffè. Persa questa opportunità grandiosa ho comunque voluto leggerli lo stesso, ed è uscito fuori che chi ama il mare sta a casa la domenica. Non provo più neanche il desiderio di vincere, mi basta solo partecipare, che è rigetto della materia calcio, o forse più semplicemente penso a un’orgia. Per me Rocco quel “Chiesa mai alla Juve” lo ha pronunciato per non violare i Patti Lateranensi. Preso spunto da ciò sono andato a cercare conforto dal prete di Serumido, una chiacchierata che mi ha donato più benefici che non l’acquisto di Kokorin. Sono uscito dalla Sacrestia benedicendo i realisti che vedono le cose come sono, non meglio e non peggio, contenendo il pessimismo e il facile entusiasmo per l’arrivo del nuovo Malesani. Poi ho benedetto pure gli ottimisti che aggiungendo la speranza lo definiscono giustappunto il nuovo Malesani. Mettici che da oggi senza mascherina si vedrà quanto siamo vecchi. Adesso visto l’anniversario della strage di Ustica è importante non chiedere agli Azzurri di combattere pure il jet lag. Perché per combatterlo davvero ci vorrebbe la morfina rinfrescante. Adesso devo capire solo se sono tranquillo oppure rassegnato, e poi sarà finalmente il tempo di giocare a rugby con il cocomero. Come affronto la mia passione in questo momento così delicato? Mi alzo presto per avere più tempo da dedicare all’arte del tergiversare. Non so se hanno giocato anche ieri comunque resistono i 32 minuti, intanto ho ritrovato in fondo al congelatore qualcosa che mi piace dell’Europeo. E’ lassù, a temperatura ambiente.

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