Mi capita di pensare al mondo tra un secolo e immagino viaggi interstellari, robot ovunque, nanotecnologie ancora più di Galderisi, egemonia del sushi sul lampredotto, dove però resiste ancora, stoica, la promessa “Chiesa mai alla Juve”. La mia contraddizione più grande invece, oggi, è avere un fisico asciutto malgrado sia sempre in acqua, intanto l’uomo vero non ha condizionatori in casa. L’unica cosa che non mi delude mai davvero sono le erbacce, mentre vedo reggiseni di dubbio gusto. Prima di andare a dormire, tutte le sere, immagino un me felice di veder Pioli esonerato prima di partecipare alla Champion. Provate. Una bella sensazione. Tra un secolo, ma non tralascio l’oggi, malgrado l’Europeo e il calcio più brutto di sempre. C’è il nuovo cornetto Sammontana “Aria di Toscana”, con vin santo e pezzetti di cantuccini, insomma, chi sono io per non abboccare a qualsiasi limited edition. E non apprezzare il gioco che parte dal basso. Ma almeno non credo al libero arbitrio, credo al fato, il maschio delle fate. Del resto le sere di giugno sono fatte per le streghe, per i riti pagani, per stare sui tetti come i gatti, per gli incantesimi e le maledizioni. La situazione della passione è grave, il televisore spento, il telecomando conficcato nel fianco mentre leggo, come un cilicio, un castigo a cui non riesco ad oppormi. Non solo non c’è la soluzione, mi sono già affezionato al problema. Se vedo uno spiraglio? Piuttosto una fessura.
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