Le solite argomentazioni; non parlo di Giovannino o della lista di Mancini, parlo dell’altro, quello meno dotato e del quale piuttosto che spiegare un anno inspiegabile si preferisce mostrare l’elenco di multe per divieto di sosta. E la fortuna, evidenziare più che mostrare in questo caso, quella di avere un centravanti in squadra, e non come chi è costretto a giocare con i falsi nove neanche buoni come collaboratori di giustizia in quanto falsi. Errore di giudizio o giudiziario? Il faldone fa bella mostra sulla mia scrivania, l’inchiesta è denominata “orgoglio e pregiudizio”. Ma questa ignobile capacità di sfruttare le debolezze di organico altrui, di attirare rigori con caramelle da sconosciuti mi ha accentuato la barba bianca e la senilità avanzante. Sulla scrivania disordinata ci sono documenti importanti pure su Hagi alla corte di Sarri. C’è anche una cartellina con le trascrizioni delle intercettazioni di persone commosse per la liberazione di Brusca, una tra le più sensibili si è pure sciolta. So grazie a una soffiata che sulla scrivania di chi ha avuto almeno una volta difficoltà a inserire la retromarcia per rivedere un giudizio, c’è una lampada che se la strofini esce Di Francesco. Ci sono altre pratiche, da qui il disordine, perché è confuso soprattutto il contenuto dove si legge che si va in zona bianca ma i tavoli sono ancora da quattro. Questa pratica è stata denominata “Di che colore sono le strisce della squadra di Rocco?”. Una busta anonima che in tutto quel casino non riuscirete mai a scorgere mi ha segnalato con tanto di foto, che la pazza del volo Ryanair è la compagna di un ceppicone. Tra gli accorati appelli di cui la scrivania è piena, risalta un foglio stropicciato da lacrime ormai asciugate, dove malgrado l’inchiostro abbia incontrato il pianto ancora si legge “Mi sento triste perché comincia l’estate”. Non c’è solo la scrivania a ricordarmi i problemi, c’è anche il lato oscuro, quello della Rita è pieno di scarpe. Ci sono addirittura i delatori, un effetto collaterale di questa pandemia, la mia scrivania non fa eccezione di denunce, c’è addirittura chi ha sottolineato che la medaglia d’oro per la nomina di cavaliere del lavoro, John Elkann la porterà in Olanda. O che Giovanni sia uscito per approvare il Recovery Plan. Insomma, la mia scrivania parla di me, cordiale fuori e primordiale dentro.
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