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giovedì 3 giugno 2021

Il frutto perfetto


Se il sole bacia i belli adesso lo Stato deve garantire che non inculi quelli senza protezione. Intendo il programma per i collaboratori di giustizia. A Giovannino protezione 25. Per alleggerire, dopo Pioli e Brusca, è tempo di parlare di frutta e non quel modo di dire che siamo alla fine, quella ideale, che non è poi così frivolo, ma il risultato di uno studio accurato. Dopo aver valutato negli anni tutta la frutta disponibile, assaggiata e maneggiata per voi, sono arrivato alla conclusione che il frutto perfetto è l’albicocca. Niente a che vedere con la somiglianza alla passera, sul giudizio finale hanno pesato criteri severi. Niente a che vedere con i rigori a favore, Ibra, i lutti, il culo, gli stadi vuoti, Gattuso quinto ma in rampa di lancio, Chiesa mai alla Juve. L’albicocca non deve essere sbucciata, non servono posate, non ha semini infidi. E’ sufficiente sciacquarla, spaccarla e mangiarla. Ha pure la fessura apposita tipo la linguetta delle lattine, insomma è progettata benissimo. Detto ciò, con l’animo più leggero posso dire che anche a Giovannino dovrà essere augurato che la terra sia lieve ora che è riabilitato, anzi, dopo aver mangiato tre albicocche succose, mature al punto giusto, gli auguro che possa essere seppellito al livello del piano stradale. Perché per lui i problemi cominciano adesso, tra i conti che dovrà fare con la potenza del karma e del tosaerba del vicino. Qualcuno, a breve potrebbe proporgli persino di andare all’Isola dei Famosi insieme ad Hagi. E data la leggerezza in cui versa questo editoriale, lasciamo fare pure quei giudizi affrettati su Pioli e per i quali si potrebbero incontrare maggiori difficoltà di Brusca a venirne fuori, anzi, per arrampicarci sugli specchi con più grip vi mostro tutti i tipi di scarpe indossate dai centravanti che si arrampicano sulla classifica marcatori. Perché il tempo perso a cercare scuse non torna indietro, anche se è sempre lecito pensare che anche lui sia andato a comprare le sigarette. Convocato Bernardeschi quando l’attore che ha fatto Baggio ne “il divin codino” ha più minuti sulle gambe, capirete poi perché preferisco parlare di albicocche.

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