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domenica 17 luglio 2016

Tanto rumore per niente


Gli farei fare un golpe senza l'aiuto degli USA a Sousa, che è come fare un soufflé senza uova, altro che fare l’omelette con le uova che si hanno. Primo, secondo mi ha detto il Bambi che i terroristi sono degli illusi se credono di farci perdere la fiducia nel genere umano, arrivano tardi. Ci sono già i Della Valle. Per quanto riguarda invece il mercato, lo scontento è dovuto principalmente al fatto che si sottovaluta il valore della rosa esistente, e quindi la percezione è quella di una necessità assoluta di colpi importanti, un po’ come quando non importa se stai mangiando del pane, ma per il nonno ci devi mangiare il pane. A proposito di contestazioni, anche l’élite artistica e letteraria di Parigi rischiò di far demolire la torre Eiffel, una parte dei tifosi Viola chiamano “braccini” i Della Valle, una parte di parigini chiama “asparago di ferro” quello che è diventato oltre a un simbolo della città anche un monumento storico di Francia. Un compromesso sarebbe quello di scolpire il volto di Diego sulla collina di Fiesole come se fosse il monte Rushmore. E poi Erdogan non potrebbe essere il nuovo allenatore della Lazio? Oppure, se lo farà scappare Galliani un Erdogan a parametro zero? E’ stata una settimana terribile, con un unico filo conduttore: Puglia, Provenzano, Nizza, colpo di stato in Turchia, in tutti questi terribili fatti c’è almeno una lettera presente in “Cognigni”. Vorrei insomma allacciarmi ai fatti di cronaca di questi giorni per fare un parallelo con quanto sta succedendo in casa Viola, con i propri tifosi disillusi, tesi, depressi, “sfavati”. L’altro giorno ho visto un programma di Rai 3, un documento interessante sulla cattura di Provenzano, con intercettazioni e riprese da telecamere nascoste durate mesi e mesi. Il racconto finale, vero, dopo decenni di mafia-movie che sono sfociati in tragedia greca con parricidi, faide e congiure. E quello lì va a morire di vecchiaia. Non vorrei che alla fine, dopo tutto questo casino, compreso anche lo striscione capovolto del Viola Club Feltre, la Fiorentina vincesse lo scudetto.

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