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giovedì 14 luglio 2016

Diego in esclusiva dallo Sferisterio prima di cominciare i lavori che ci sono già costati Fazzi e Capezzi



Chi è che non ha delle dichiarazioni in esclusiva di cui vantarsi, ricordo, ultimo, lo scoop sulla protesta del Viola Club Feltre, capace di sfruttare a dovere l’errore nel posizionare lo striscione, in un’opportunità per fare polemica e per depistare i sospetti delle mogli su un uso allegro di grappa locale. Oggi tocca a me. E le dichiarazioni non sono quelle di un viola club inviperito e alticcio, ma quelle del grande Diego, che parlando del proprio passatempo preferito ha svelato: “mi diverto a fare il morto nell’Arno, dove ci sono i nemici seduti ad aspettare il mio cadavere facendo finta di pescare”. Poi ha aggiunto che il tifoso non dovrebbe portare rancore. “Al limite salvare con nome certe nostre dichiarazioni sugli obiettivi”. Sostenendo che l’invidia nei confronti dei calippi venduti alle belle ragazze non porta a niente insomma. Poi con il fascino del vero capitano d’industria non mi ha svelato un colpo di mercato, perché quel budget è stato dirottato per finire la ristrutturazione dello Sferisterio di Macerata, ma un sapore della sua gioventù: “il rumore del ventilatore, il Grundig su Tele Civitanova, odore di miscela dalla finestra e bimbi che fanno goal col Tango”. Mi ha raccontato di un luglio di 40 anni fa quando ancora non lo avevano etichettato “braccino”. Poi sempre con lo charme tipico dell’uomo che si è fatto da solo, mi ha confessato che la gente ce l’ha con lui perché costretta a passare le proprie vacanze praticando il Bird Bricioling sulle panchine. Come se fosse sua la colpa, e non invece dei bacini d’utenza che non permettono alla gente di andare in ferie. Infine la dichiarazione più forte che non riguarda Calciopoli come pensavo, ma un ricordo di quando era ancora un bambino e dentro al bar di Casette d’Ete (frequentato bene) si era incantato a guardare una bella donna con un abito molto scollato. Era già molto precoce, ma la donna non capì, e pensando che l’interesse di quel bimbetto verso il suo seno fosse legato ad altro, gli chiese se aveva fame. Prima di salutarmi, la chicca che poteva regalarmi solo un uomo generoso (e lo può testimoniare il Colosseo), rimasto nei nostri cuori quel bellissimo pensiero della nonna: “male non fare paura non avere”, mi ha detto di segnarmi quest’altro che vuole regalare agli utenti del blog sempre così comprensivi nei suoi confronti, consigliandomi di farci una t-shirt da vendervi a 25 euro: “Se la ami davvero allora va' da lei e trombala con il condizionatore rotto”

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