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martedì 5 luglio 2016

Meglio Bianchi


Tra voi c’è già chi è in ferie, e molti altri ci andranno a breve, gli stessi che mi hanno deriso perché ho creduto al sogno dello scudetto, e poi vanno al mare per diventare neri con la speranza che gli cresca anche l’uccello. Meglio Bianchi. Con quelli diversamente sanfredianini non c’è mai stato dialogo. E sempre a proposito di ferie, se sono già a Formentera non sono dei top player. Se parliamo di sogni che svaniscono, invece, una delusione molto più grande dell’ Europeo si è abbattuta su di me da quando ho scoperto che le caramelle Rossana si possono comprare in negozio e non nascono direttamente nelle tasche dei nonni. La morte di certe convinzioni è dolorosa come un crampo al polpaccio, che cerco di combattere con il potassio e con la lucidatura settimanale dei ricordi che hanno ancora il sapore di certi luglio, quando una Fiat 850, il caldo, un ombrellone da piantare, due sdraio, mia mamma con un vestito a fiori, e il babbo che si faceva fare gol proprio come Mattolini. La mattinata di ieri si è svolta tra uffici, bar, negozi, insomma tutti perfetti rigoristi. Che poi se fosse stato battuto in piazza del Carmine il rigore di Pellè, quel gesto tanto discusso avrebbe avuto il valore del “lo batto con scappellamento a sinistra”. E così anche gli Europei volgono tristemente al termine, l’Inghilterra se n’è andata prima di tutti, poi l’ha seguita l’Italia e adesso anche una tra Francia e Germania farà la stessa fine, insomma, hai presente quando usi l'Attack e ti rimangono unite le dita? E’ proprio questo il modello di Europa unita che esce fuori da questa manifestazione sportiva.

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