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mercoledì 13 luglio 2016

Park Assist (ideale per il terzo scudetto)

Il problema che dovremo affrontare nella prossima stagione, non è tanto o almeno solo di natura tattica. La prevedibilità della manovra alla fine rimarrà solo un ricordo legato all’utilizzo classico della retromarcia in parcheggio. Quindi una volta superato lo scetticismo iniziale per tutto ciò che è anche solo apparentemente innovazione, come vincere il terzo scudetto, ci sarà la fase più dura. Quella in cui il popolo Viola gufante per paura che gli ottimisti senza cervello, ma con il Park Assist, possano dimostrare di essere invece solo degli sporchi realisti. Da quel momento in poi, il tifoso restio a lasciarsi andare perché ormai affezionato ai sensori di parcheggio, si farà travolgere dall’entusiasmo. Ed eccolo il vero problema. Altro che Cognigni negli spazi stretti, lisca di pesce ecc. Nasci, cresci, mainagioia, mainagioia, mainagioia, mainagioia, mainagioia, arriva un parcheggio libero, non ci sei abituato e non la sai gestire quella gioia. Muori in doppia fila. Perché non tutti reagiscono correttamente. Per esempio ho chiesto al Bambi, da quando avesse cominciato a mangiare il Calippo alla menta in quantità così industriali (gli involucri riempivano completamente il contenitore della raccolta differenziata), mi ha risposto che per reagire all’ondata di caldo, il Calippo alla menta lo utilizza come deodorante stick. Comunque o si affronta una volta per tutte il problema della gestione della gioia, oppure ci ritroveremo affacciati alla finestra della cucina insieme ai nostri figli: “la vedi tutta questa rassegnazione? Un giorno sarà tua” (questo vale solo per coloro che non posseggono un garage di famiglia). Per non parlare di quelli che preferirebbero raccontare di aver trombato senza averlo davvero fatto, piuttosto che trombare senza poterlo raccontare. Per dire quanto siamo diversi, non solo parcheggio con il sorriso pur sapendo della pulizia delle strade, una volta ho addirittura fatto sesso con una diva dello spettacolo, ma non faccio il nome perché non amo vantarmi di quello che faccio nei miei sogni. Poi ci sono i ventenni che vendono Lotta Comunista per strada perché evidentemente hanno già completamente sviscerato l'argomento “passera”. Per non parlare di quelli che scelgono le donne come scelgono i meloni. A quelli che non credono a questi nuovi gingilli elettronici da sfoggiare al bar, e continuano a vedere solo complicazioni di mercato, o streghe moderne su due ruote proprio per aggirare il problema del parcheggio, chiedo invece se pensano che Pellè, in Cina, ai portieri possa fare il gesto della bacchetta.

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