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mercoledì 30 dicembre 2015

Più tempo a tavola

Vi chiederete come ho fatto a credere allo scudetto fin da subito. Tutto nasce una sera di agosto davanti all'apparente capienza limitata del piattino dell'aperitivo. Si, quel piattino mi ha insegnato che nella vita niente è impossibile. Per quanto riguarda il bilancio dei regali natalizi mi reputo soddisfatto, come spero lo siano anche coloro che hanno ricevuto i miei. Del resto Il bello di avere amici alcolizzati è che sai sempre cosa regalargli. Forse solo una nota polemica mi è sembrato di averla percepita dal fratello più piccolo della Rita, che si è dichiarato contentissimo di aver ricevuto in regalo quel profumo che impacchettato sembrava la scatola dell’iPhone 6s. La mancanza di calcio ci ha permesso di passare finalmente più tempo a tavola dove solitamente ci stiamo lo stretto necessario, per rifugiarsi il prima possibile ognuno nelle proprie anomalie. E stare più a lungo a tavola, oltre a farci ingrassare, ci ha sorpresi a parlare della vita. Per Santo Stefano a casa del Bambi, davanti a una bistecca alla fiorentina di un chilo e cento, ci siamo detti quanto sono sfortunati quei vegani che si privano del piacere di prendere a morsi un bel culo. Anche se il Bambi ha confessato che diventa improvvisamente vegano tutte le volte che non riesce ad andare di corpo. Poi mi ha fatto riflettere su quello che consideravo essere un mio grande cruccio, sostenendo che non è vero che soffro di eiaculazione precoce, ma è solo che quando ti diverti il tempo vola. Abbiamo parlato anche di politica, e a un certo punto ci siamo detti che lo Stato dovrebbe fare di più per i senzatette. E’ anche vero che Paolo Fox dice una cosa, Matteo Renzi ne dice un'altra, e alla fine non sai più a cosa credere. Forse solo a Cognigni sul rinnovo di Alonso. Poi grazie alla conferenza stampa del commissario Tronca, siamo venuti a conoscenza che Fiorella Mannoia è stata esclusa dal concerto di capodanno solo perché ha la targa dispari. Mentre il problema delle targhe alterne ce l’hanno soprattutto a Napoli quando uno esce di casa e si deve preoccupare di quale mettere. Abbiamo suggellato la splendida giornata di Santo Stefano con un selfie, non ho resistito, una foto mia insieme al Bambi per il blog, anche per ringraziare la Rita e mostrare la splendida tutta che mi ha regalato per Natale. E proprio con lei abbiamo trovato magicamente l’accordo per guardare un film domani, qualsiasi, l’importante è che sia su Italia Uno. Questo ci permetterà di preparare il cenone di Capodanno durante la pubblicità. Nuovo anno, nuovo atteggiamento verso gli altri, basta nutrire rancori, che non fanno altro che intossicare l’anima, più ancora dei fichi secchi e dei datteri. Inutile avercela sempre coi DV, Cognigni, e Pasqual quando il cross s’infrange sull’avversario. Il rischio alla fine è maggiore di quello delle obbligazioni subordinate, il rischio cioè di sedersi sulla riva del fiume aspettando il cadavere di Neto passare, per accorgersi di essere al lago di Bilancino. E poi Neto non può passare perché è sempre a sedere in panchina. E’ vero che sono molto accondiscendente con tutto ciò che fa Cogngini, ma lo stare a tavola per ore mi ha aiutato. Mi sono confessato certe intolleranze che hanno spazzato via quell’alone da finto buono che mi ero costruito nel tempo. E che mi pesava sulla coscienza come un programma di Saviano. Mentendo a me stesso. Oggi sono libero di urlare le mie intolleranze affrontando il giudizio altrui. Non sopporto i balbuzienti, per esempio, perché sono troppo impaziente (Di vincere lo scudetto e di alzarmi da tavola).



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