I postumi del pranzo di Natale quest’anno sono stati sostanzialmente solo un forte dolore retrosternale, meglio conosciuto come Falanghina Pectoris. Usata in quantità industriale per accompagnare il pesce. E pensare che avevo fatto prevenzione lanciando l’idea dell’aperiplasil. Comunque, smaltito il vetro delle bottiglie, a breve ci saranno da affrontare i postumi ben più seri del passaggio al nuovo anno. Stesse problematiche di quando si pensa di cambiare modulo per inserire una seconda punta. Succederà che fino a maggio continuerò a scrivere "2015" per poi correggerlo. Tipo Mario Suarez titolare contro l’Empoli, e poi sostituito alla fine del primo tempo. Data la popolarità di Papa Francesco che causa la sosta di campionato ha superato anche quella dei Della Valle, abbiamo puntato tutto su un pranzo più evangelico che sparagnino, dove fosse insomma ben chiaro il "Prendete e mangiatene tutti almeno 3 piatti". E per ribadire le tradizioni di famiglia, il pranzo di Natale alla fine avrà fatto ingrassare come il matrimonio. Mentre per fingermi esperto non solo di calcio anche a Natale, alla trentaduesima portata ho esclamato “Marò”, per dare un tocco di politica internazionale alla discussione. Adesso mentre c’è la corsa sfrenata ai pre-saldi, e mentre il conto alla rovescia per la partita contro il Palermo è già stato avviato con l’apertura di un Franciacorta, mi rimangono pochi giorni per controllare di aver sputtanato tutti i propositi per il 2015 ed eventualmente rimediare. Inconvenienti pochi. A casa del Bambi hanno dovuto gestire la crisi della nonna che ha minacciato di darsi fuoco per il dispiacere, dopo che lui le aveva risposto “No grazie sono pieno”. Poi c’è chi si è impegnato il cellulare per comprare sei cartelle della tombola e tentare il tutto per tutto. Noi in famiglia ci prendiamo anche dei momenti per pensare a quelli più sfortunati, e dedichiamo dei pensieri affettuosi per esempio a tutti quelli bloccati in case in cui lo zio ha appena proposto "Ma un Mercante in Fiera?". Come sempre abbiamo vietato il gioco per evitare il fenomeno di quelli che ti fanno le buste e poi se le riprendono giocando a carte. Vietati anche i racconti del pompiere in famiglia, che per rallegrare il pranzo di Natale racconta di quando durante le alluvioni raccoglieva i morti nei torrenti. E poi ti rendi conto di essere invecchiato quando i pacchetti regalo per te sotto l'albero di Natale sono tutti morbidi. Spero che frequentandomi abbiate almeno imparato a prendere il lato positivo anche del Natale, va bene la Fiorentina seconda a un punto, ma non solo. Perché il nostro Natale in San Frediano non è come quello al sud dove la vera difficoltà è prendere compresse da assumersi a stomaco vuoto.
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