.

.

martedì 1 dicembre 2015

Le partite cambiano di significato specie quando non conosci l'italiano



Solo mezz’ora ma bella da impazzire, anche senza Kalinic, e forse sarebbe anche bastata se non ci fossero stati gli errori di Ilicic che sbaglia il raddoppio solo davanti al portiere, e quello dell’arbitro che non concede un rigore netto. Quindi non mi adeguo alla Massa (Alle critiche), non sono un elettricista. Intanto c’è stata la continuità tecnica, perché in questa prima parte di gioco la squadra ha dimostrato di valere la classifica, poi cala ed è invece il Sassuolo a legittimare la propria. Sassuolo ed Empoli che hanno tolto punti anche alle altre. La scelta del Mister di rinunciare a molti titolari contro l’Empoli, e un'altra volta a Kalinic fa discutere, è vero, ma il Napoli che gioca la coppa batte l’Inter che prepara la partita al meglio, e poi Rossi va recuperato perché vorrebbe dire aumentare notevolmente le possibilità di vincere. Non me la sento quindi di condannare Sousa, perché non è facile gestire due competizioni importanti, e non è ammissibile pensare di non presentarsi al meglio a Basilea in una partita da dentro e fuori. Episodi, semmai episodi. Il rigore sempre su Ilicic e la gomitata di Roncaglia in Svizzera non hanno permesso al Mister di fare delle sostituzioni che avrebbero consentito di gestire meglio le forze. Così ieri gli episodi sfortunati ci hanno costretto poi a soffrire, malgrado Kalinic fosse entrato. Le scelte dell’allenatore del resto fanno discutere da sempre, ma la Fiorentina della prima mezzora è troppa bella per colpevolizzare Sousa. Poi certe scelte nascondono motivazioni che il tifoso non può conoscere fino in fondo, anche Garcia si dice che abbia scelto De Sanctis perché parla con la difesa. Dopo la partita con l’Atalanta pare infatti che il portiere gli abbia detto “Limortaccivostra”. Ognuno ha le proprie convinzioni, comunque allunghiamo la striscia positiva e manteniamo gli stessi due punti dalla vetta. Quasi quasi mi faccio assalire anch’io dal rammarico per il turnover, e mi faccio sopraffare dall’amarezza, ma lo faccio a sommo studio, non a gratis, sfrutto cioè questo doppio pareggio con Sassuolo e Empoli per farmi venire una crisi di mezza età, secondo me mi conviene, significherebbe crepare a 106 anni. Insomma, io sono orgoglioso di questa Fiorentina per tutto quello che ci ha fatto vedere fino ad oggi, malgrado la scelta del Mister di lasciare fuori giocatori determinanti come Kalinic, così come sono contento che organizzano la giornata contro la violenza sulle donne, malgrado loro ascoltino i Modà. Adesso abbiamo sei giorni per preparare al meglio la partita contro l’Udinese e tornare alla vittoria. E poi quando le cose non vanno proprio come si vorrebbe bisogna fare qualcosa per aggiustarsele. Anche nei miei commenti post partita, quando ce n’è più bisogno ecco che emerge la volontà di fare make up alla verità. Che non vuol dire per forza mentire, ma accomodare il copione a seconda delle esigenze. Se c’è scoramento cercherò motivi consolatori. Non sempre tutto quello che scrivo è corrispondente perfettamente a quanto è accaduto, può succedere che se devo raccontare una partita, lo faccia privilegiando certi aspetti ed omettendone altri. E spesso sono costretto a farlo perché non domino perfettamente la lingua italiana. Ve ne racconto una che ho dovuto adattare per la bisogna, non per questo con lo scopo di mentirvi, e non per questo sono un violento. L’altro giorno il figliolo del Materassi mi ha tirato uno schiaffo, “E tu che hai fatto?”, ed è proprio in questo frangente che la verità è cambiata mio malgrado, “Ho porgiuto l'altra guan... Ho porsto.. Ho postr... Gli ho tirato un calcio nelle palle”.


Nessun commento:

Posta un commento