Tre pareggi consecutivi sono tavolette di sedativo da masticare in mancanza del dentifricio. La gomma del Ponte alla Carraia. Pratiche e ideali quando si vuol far crescere il malumore lontano da casa. Con la speranza che il biascicare ritmico e indolente sia solo una manovra di depistaggio. Così come ha fatto il Salucci, che ha sposato una moglie brutta solo per copertura, perché in realtà gli piacciono le belle fiche. E in cuor vostro possiate essere felici malgrado le tre partite non vinte e non perse. Che sono un risultato di compromesso tra la felicità per la vittoria e la delusione per la sconfitta. Un pari che se “accomodato” psicologicamente può risultare meno grigio e più allettante. Pensate a quando lei vi vuole stare accanto mentre voi volete starle addosso. Il giusto compromesso, il pareggio di coppia ideale sarebbe insomma una pecorina. Pareggi che hanno accentuato questa volontà un po' malsana di buttare via una coppa europea perché tanto non la vinciamo, e perché il rischio di andare troppo avanti è quello di buttare via punti per lo scudetto. Anche se non si capisce allora a cosa servirebbe andare in Champions se non per perdere punti utili per lo scudetto del prossimo anno tanto non la vinciamo la Champion. Insomma, la logica adesso è quella dello scudetto o niente, siamo passati dal mercato da pezzenti a scudetto o vaffanculo. Su questo argomento potrei andare avanti all’infinito senza mai trovare un punto d’incontro, non mi resta che adottare lo stesso metodo che ho usato anche quando ho dovuto confrontarmi con intellettuali, giornalisti e scrittori. Nulla hanno potuto contro il mio “L’importante è la salute”. Andando invece oltre i postumi della pareggite acuta, voglio dire che la gestione della rosa da parte di Sousa è la dimostrazione di come il Mister pensi in grande, provando a gestire le forze, e aumentando il valore del gruppo, non solo con Rossi, ma facendo sentire tutti protagonisti. Siamo d’accordo che oggi con Pepito perdiamo qualcosa, ma sono convinto che domani ce lo possiamo andare a riprendere con gli interessi. La visione deve essere ampia, ambiziosa, come quella dal Piazzale Michelangelo. Sarà per questo mio modo di pensare che di una donna non guardo solo il seno. Guardo pure l'altro. E poi chi lo ha mai detto che Sousa è una macchina perfetta, non ha nemmeno una presa USB, almeno penso. Rossi è un grande potenziale, di quelli che potrebbero farci fare la differenza davvero alla fine, e nessun'altra squadra ha questo tesoro che potrebbe così tanto incrementare il proprio valore tecnico dall’oggi al domani. Sousa deve fare tutto il possibile per cercare di recuperarlo. E senza niente non viene niente, o almeno in pochi riescono a non fare niente con successo. Mi viene in mente che non fare niente di preciso nella vita ha funzionato solo per Ezio Greggio che non a caso però è juventino. E capisco che un pareggio possa in determinati momenti assomigliare molto da vicino ad una sconfitta, così come in Rocky IV alla fine dell'incontro con Drago, Stallone è identico a Staffelli. Ma andiamo oltre perché la classifica è comunque bella. E magari alla fine si scopre che quello meno ambizioso di tutti sono proprio io che mi faccio piacere anche un doppio pareggiuccio con Empoli e Sassuolo. Sarà perché ho quell’età in cui, se si veste da infermierina per me, mi viene da chiederle le mele cotte.
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