.

.

martedì 8 dicembre 2015

Camminando sulla spiaggia

Camminando sulla spiaggia con lo iodio a favore e una meravigliosa congiuntura: un giorno che racchiude in sé l'efferatezza del lunedì, l'incoscienza del venerdì e la serenità del sabato. Con il posticipo di campionato che soffia ormai alle spalle. E allora tiro su il bavero del caban e penso che Lasagna giocava centravanti titolare nella squadra di mia nonna. Che se ci fosse ancora sono sicuro che si preoccuperebbe dell’arrivo dell’Isis solo per la paura che non bastino. Le lasagne. Camminando sulla spiaggia con l'incoscienza tipica di quelli che si ostinano ancora ad augurare buongiorno. Da Donoratico verso San Vincenzo, sempre meglio che verso Milano per Sant’Ambrogio, che ok è stato un navigatore, esploratore, scrittore e conduttore TV, ma che la beatificazione è comunque una forzatura. Camminando sulla spiaggia mi aiuta a ricordare che ogni anno mi scordo che quello stronzo che aveva messo via i fili delle luci dell'albero tutti intrecciati e io siamo la stessa persona. Poi a proposito di feste e parenti, camminando sulla spiaggia col silenzio dei passi imbavagliati dalla sabbia, mi assale la rumorosa consapevolezza che i procuratori nel calcio sono come le suocere nelle famiglie. E’ bello impegnare il proprio tempo libero camminando sulla spiaggia. Non importa essere dei camminatori professionisti sulla spiaggia, un tempo sono stato anche un buon ginecologo amatoriale. Poi come tutte le camminate che si rispettano è arrivato il momento delle riflessioni profonde, ed è stato camminando sulla spiaggia che ho realizzato. La mirra è il primo regalo riciclato della storia. Così come è stato meglio fare il ponte camminando sulla spiaggia, che non per i lavoratori di Pomezia  fare la Pontina. Succede che camminando sulla spiaggia incontri una strana persona ferma senza camminare sulla spiaggia, rivolta verso il mare con uno strano attrezzo in mano, lungo e fine, forse flessibile, con un filo che va in acqua. Ed è proprio camminando sulla spiaggia che ti rendi conto di come il mondo sia diventato imperscrutabile. Per capire veramente chi è la persona che hai davanti, o studi psichiatria o ti travesti da specchio dell'ascensore. Camminando sulla spiaggia esce fuori tutta la filosofia di chi apprezza le piccole cose, mentre le donne che sanno apprezzare le piccole cose non si sa mai quanti centimetri intendono, con esattezza. Poi lascio il silenzio della spiaggia e mi rituffo là dove non c’è l’acqua ma l’uomo che sviluppa idee geniali. Bella quella di mettere le luminarie natalizie azzurre sulle piante. Ora guido col terrore di vedere posti di blocco ovunque.

Nessun commento:

Posta un commento