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giovedì 10 dicembre 2015

Avanti anche in Coppa America



Ho cercato di andare ai mercatini ma sono finito al ristorante e in pasticceria. Ho ancora molto lavoro da fare sul mio spirito natalizio. E così invece di andare a cercare la borraccina per il presepe, stasera mi guarderò la Coppa. Anche per usare un po’ il  televisore nuovo che ho comprato proprio quando ho smesso di guardarlo perché la pubblicità ha cominciato a durare così tanto che non mi ricordavo più cosa stessi guardando. Oltre alla pubblicità non guardo più la televisione da quando ho scoperto che la lavatrice ha programmi migliori. Provate comunque anche voi a non farvi coinvolgere troppo da questo clima natalizio che cerca di addolcire i vostri tratti più spigolosi, pensate a Cognigni anche davanti a un panettone artigianale, siate insomma sempre sul chi va là, belli lucidi. Perché quelli che vi fanno gli auguri di Natale il 9 dicembre su WhatsApp non lo fanno perché ci tengono così tanto a voi che non vedevano l’ora, lo fanno solo perché hanno ricevuto un Sms che avverte loro che stanno per finire i giga mensili. E malgrado il sarcasmo gratuito (Anch’io sono un po’ come i “Braccini”, quello che non si paga mi si attacca) ci credo davvero a Babbo Natale, anzi, penso di essere uno dei pochi che si può vantare di averlo visto. È entrato dalla finestra, mi ha legato, imbavagliato e ha riempito il sacco di regali. Sembro così poco interessato al Natale e poi invece mi dispiace che finisca, o almeno che finisca prima che sia riuscito a sgarbugliare quelle cazzo di lucine dell'albero. Così come sembro disinteressato alla partita di stasera solo perché domenica c’è quella con la Juve. Non è vero, stasera ci tengo molto alla Coppa America e alla regata con il Velenenses. Comunque ognuno si deve sentire libero di non sentire il Natale o la Coppa America come una priorità. Ho conosciuto volpi carnivore alle quali l’uva faceva cacare. Ho addirittura conosciuto un contadino che pur dopo aver saputo del formaggio e delle pere sosteneva di preferire la carbonara. E poi non far percepire alla Rita il clima natalizio fa parte di una campagna per la salvaguardia del portafoglio. Ed è grazie alle aderenze di certi utenti del blog che frequentano la curva che sono venuto a conoscenza del vero significato del nuovo striscione del Marasma: “UNO DI NOI”, che verrà esposto sulle cancellate del Franchi proprio la notte di Natale. Non è come può sembrare, la necessità di esprimere un sentimento che accomuna chi indossa la maglia Viola e chi ne è tifoso, in realtà è un pensiero rivolto al pastore sfigato del presepe con la gamba storta che ogni anno cade di faccia sopra il muschio. E dopo che per il Giubileo sono stati sequestrati 500 mila rosari, santini e calamite fasulli (Un rosario fasullo lo riconosco perché se lo uso per pregare Dio, lui non mi sente?) ho capito che il Gomez che ci hanno rifilato era stato fatto nello stesso capannone di Prato dove hanno assemblato anche Dzeko prima di spedirlo a Roma per il Giubileo. Comunque sia, Coppa America o partita contro la Juve, il mio conto alla rovescia non conosce distrazioni natalizie, mancano 15 giorni alla risposta automatica: "A te e famiglia".





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